lunedì 30 maggio 2011

«Lasciare (lanciare) le noci»


Sembra che la suddetta espressione risalga all'epoca dei nostri antenati Latini ("relinque nuces"). Durante la celebrazione del matrimonio lo sposo lanciava delle noci, che metaforicamente rappresentavano l'abbandono dell'infanzia per entrare nell'età adulta. La cerimonia del lancio delle noci da parte dello sposo era fortemente sollecitata dai bambini presenti, che in seguito le adoperavano nei loro giochi in alternativa alle biglie.

Secondo Plinio le noci avevano un’importanza fondamentale nelle cerimonie nuziali perché dotate di un doppio rivestimento, il guscio e il mallo, erano per tanto simbolo di una unione solida e duratura.
Secondo altri autori il lancio delle noci ai bambini rappresentava un gesto di buon augurio per la novella sposa che entrava nella casa del marito. Si è ipotizzato anche che questo rituale fosse un augurio di prosperità e fecondità per la nuova coppia.

Ancora oggi oltre al riso si lanciano ai novelli sposi confetti e caramelle. E i fanciulli presenti si precipitano a raccoglierli con lo stesso entusiasmo e gioiosa confusione dei bambini di tanti tanti secoli fa.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Sarebbe corretto da parte sua riportare anche la fonte (e il link) da cui ha tratto buona parte di questa sua noterella.

Kielipuutarhuri

Fausto Raso ha detto...

L'accontento subito. Ho tratto "anche" (non solo) da questo sito: http://kielipiha.blogspot.com/

il puntiglioso ha detto...

Cortese dott. Raso,
invito l'anonimo che l'ha accusata di "scorrettezza" di avere la.... correttezza di firmarsi.