giovedì 10 giugno 2010

Affèttare e... afféttare


A proposito di accenti, di cui abbiamo parlato martedí scorso, è bene ricordare che il verbo affettare, pur avendo un’unica “matrice” (http://www.etimo.it/?term=affettare ) cambia di significato a seconda dell’accento che cade sulla “e”. Se si pronuncia la “e” aperta, cioè con l’accento grave (è) il verbo sta per “mettere in mostra”, “ostentare” e simili; se la “e”, invece, è acuta (è) il citato verbo vale “tagliare a fette”, “fare a fettine”.
Si clicchi su entrambi i verbi
affettare affettare

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Avete sbagliato a scrivere la seconda e accentata, sarebbe dovuta essere (é)

Fausto Raso ha detto...

Ha perfettamente ragione.