venerdì 18 giugno 2010

Fare la scarpetta









Da “domande e risposte” del Treccani in rete:

Perché si dice “fare la scarpetta” intendendo pulire con un pezzo di pane quel che resta nel piatto?



Diamo subito la definizione della colorita locuzione, traendola dal Dizionario Treccani online (s.v. scarpetta): «raccogliere il sugo rimasto nel piatto passandovi un pezzetto di pane infilzato nella forchetta, o più comunemente tenuto tra le dita».
Ciò detto, l’origine dell’espressione non è trasparente. C’è chi pensa che, in quest’accezione, scarpetta rimandi a un tipo di pasta alimentare di forma concava, che avrebbe favorito perciò la raccolta del sugo residuo nella scodella o nel piatto. Altri ritengono che, per via del gesto sì famigliare ma ritenuto poco elegante designato dall’espressione, ci si rifaccia figuratamente all’oggetto scarpetta, scarpa leggera e flessibile, per alludere a un’azione da “morto di fame”.
Il GDLI dà il 1987 come data di prima attestazione della locuzione nell’italiano scritto.
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C’è anche un’altra spiegazione che riteniamo “piú aderente” alla realtà.
In Siria, nei tempi andati, il pane aveva la forma di scarpa perché veniva lavorato e battuto con i piedi e infornato subito dopo. Nella cultura culinaria di quel Paese questo tipo di pane veniva usato, molto spesso, per inzupparlo nella minestra di polpa di melanzane con verdure e noci, condita con olio d'oliva e salsa di melograno.

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Le “confessioni” (glottologiche) di tre linguisti e uno scrittore. Si clicchi su
http://www.treccani.it/Portale/sito/lingua_italiana/speciali/dizionario/mainSpeciale.html

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