Cortese dott. Raso,
sto leggendo con vivo interesse il suo
libro, le perle in esso contenute sono
veramente preziose e alcune di queste non si trovano nei comuni testi
grammaticali. Qualcosa, però, mi ha lasciato perplesso: là dove tratta della
preposizione (pag. 60). Scrive testualmente: «Mi presento. Mi chiamo
Preposizione, vengo dal latino che significa "preposta". I biografi
mi hanno definito "quella parte invariabile del discorso che si mette
prima (o dopo) di un nome o di un pronome per indicare una relazione di
dipendenza tra due termini di una medesima proposizione"». Se preposizione significa che viene "posta prima" quel "dopo", in parentesi, mi sembra
errato. Se non è cosí potrebbe farmi un esempio in cui una preposizione viene
posta dopo un nome o un pronome?
Grazie in anticipo di una sua eventuale
delucidazione e complimenti, sinceri, per il suo blog.
Giampaolo G.
Olbia
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Gentile amico, la sua perplessità è piú che fondata. Quel
"dopo" in parentesi è un imperdonabile errore sfuggito in fase di
revisione dei testi. La ringrazio dell'attenzione e dei complimenti. (L'errore sarà emendato nell'edizione in rete).
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Essere un serpente di
mare
Quest'espressione dovrebbe esser nota a tutti coloro che si
occupano d'informazione, in modo particolare ai giornalisti. La locuzione sta a
indicare, infatti - come si può intuire facilmente - una notizia falsa,
completamente inventata che, però, ha "tutta l'aria" della verità. Il
modo di dire, adoperato in senso figurato ovviamente, si rifà al nome generico
di "serpenti di mare" dato a leggendari animali marini, dall'aspetto
orribile, mostruoso, piú simili ai draghi che ai serpenti; di qui, appunto,
l'espressione giornalistica per definire una notizia sensazionale, ma che alla
verifica si rivela completamente inventata.
1 commento:
Una preposizione può essere messa anche prima di un verbo o di un avverbio.
Ferdinando (Siracusa)
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