Lanciamo una provocazione ai lessicografi: mandiamo in esilio la congiunzione "ovvero". Perché? Perché il suo uso è ambiguo potendo avere due "valori": congiunzione disgiuntiva coordinante ("oppure") e congiunzione esplicativa ("cioè"). Questa "doppia valenza" ha scatenato molte polemiche riguardo alla sua interpretazione concernente la legge sulla legittima difesa. Ecco cosa dice il vocabolario (Sabatini Coletti):
ovvero [ov-vé-ro] cong.
O, oppure, o
anche (quando una possibilità non esclude l'altra): di solito passo le vacanze al mare, a
Capri o. a Ischia
Ossia, cioè (con valore esplicativo, per introdurre un chiarimento o un
equivalente): i partenopei, o. i napoletani
• In funzione di cong. testuale, col sign. di “o meglio”,
“altrimenti”, indica un'alternativa, di solito preferibile, a quanto detto in
precedenza: Decidiamo subito. O., sentiamo il parere degli altri.
Segnaliamo, in proposito,
un interessante articolo di Michele Cortelazzo.
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La parola che proponiamo è ripresa dal Treccani: ircismo. Si
faccia attenzione al termine proposto perché si avvicina la stagione estiva...
1 commento:
Nel testo della legge è evidente che il senso della congiunzione è disgiuntivo, questo non significa che oggi sia quantomeno infelice usare una parola in un senso che non è più usuale, quanto ci sono tantissimo sinonimi non equivocabili.
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