La parola che proponiamo, non attestata dalla quasi totalità
dei vocabolari dell'uso, è: pesceduovo (o pesceduova). La prendiamo
dal Tommaseo-Bellini. Il vocabolo ha generato anche un modo di dire simile a
"voltagabbana", piú conosciuto.
«S. m. e f. comp. Frittata che dopo essere cotta, vien ravvolta e ridotta
in ruotolo, e così acquista forma come di pesce; ma dissesi e scrissesi anche
per Semplice frittata. Burch. 1. 16. (C) Un besso impronto con la
cuffia nuova Parratti un sol di marzo, un pesceduova. E 1. 47. E
perch'egli ebbe tanta pazïenza, Beccò d'un pesceduovo preso a lenza.
Bellinc. Son. 149. Borbottano i barletti, Che se ' bel pesceduovo, questa è
bella, Perchè ti fai spiccar dalla padella. Alleg. 82. Ve lo presento,
quasi un colorito pesceduovo con le cipolle. Lasc. Rim. 2. 69. (M.)
Tra quanti fur oggetti vecchi e nuovi Lodati al mondo, non ne fu giammai Un
tanto degno, quanto i pesceduovi. [G.M.] Adesso: Fritta avvolta.
«2. Pesceduovo rivolto, dicesi di Chi
muta parte, o opinione. Cecch. Prov. 33. (M.) Quando uno è di una
oppenione, o tiene da una parte, e poi si rivolta, si dice; egli ha rivolta la
cappa, o rivolto il mantello; e per altro modo si chiama pesceduovo rivolto,
presa la similitudine dalle frittate grosse, che nella padella si rivoltano, le
quali i Fiorentini chiamano pesceduovi».
Nessun commento:
Posta un commento