sabato 6 giugno 2015

Divisione sillabica "speciale"

I grammatici usano dividere le sillabe in “aperte” quando finiscono con una vocale: ma-re; te-so-ro e in “chiuse” quando, invece, finiscono con una consonante: al-cher-mes. Una parola può essere costituita, quindi, di tutte sillabe aperte o di tutte sillabe chiuse; la maggior parte dei vocaboli, però, è composta di sillabe che chiameremo “miste” (aperte e chiuse): bab-bo; sin-da-co; mam-ma; sol-do. A questo punto il discorso ci porta a spendere due… parole sulla divisione delle sillabe in fin di riga (o di rigo); come si va “a capo”, insomma, con le parole formate con prefissi “speciali”: ben-, in-, mal-, cis-, dis-, pos-, trans- o tras-. Le parole così composte possono dividersi in sillaba senza tener conto del prefisso (che fa sillaba a sé) oppure considerare il prefisso parte integrante della parola. Ci spieghiamo meglio con un esempio. Dispiacere si può dividere considerando il prefisso sillaba a sé; avremo, quindi, dis-pia-ce-re, oppure, “normalmente”, di-spia-ce-re. Trastevere – altro esempio – si può dividere secondo l’una o l’altra “regola”: Tras-te-ve-re o Tra-ste-ve-re. Consigliamo vivamente, a coloro che non sono in grado di distinguere con assoluta certezza i prefissi componenti, di attenersi – nell’andare “a capo” – alla normale divisione sillabica. Eviteranno, in questo modo, di incorrere in spiacevoli strafalcioni. In caso di dubbio si può consultare una buona grammatica dove, nel “sillabo”*, sono riportati tutti gli argomenti trattati, messi anche in ordine alfabetico.
 


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Ancora un verbo da rispolverare - perché relegato nella soffitta della lingua - e da rimettere a lemma - a nostro avviso - nei vocabolari dell'uso: approvecciare. Verbo denominale intransitivo, tratto da proveccio, che vale "trarre profitto, guadagno, vantaggio" e simili.

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Il verbo “adulare”, sarà bene ricordarlo, deve avere l’accentazione piana, non sdrucciola: io adúlo. La pronuncia sdrucciola (àdulo) è di uso prettamente regionale e, quindi, da evitare in buona lingua italiana.

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