E’ vero che il verbo corredare richiede sempre la preposizione di all’attivo. Lo stesso, però, non si può dire per il passivo, per il quale la preposizione da è accettata. Questo vale sicuramente in contesti mediamente formali, come già ricordato da Francesco Lucioli in questa stessa sede:
16 dicembre 2009 alle 12:42Vorrei qui allargare il campo, facendo notare che l’accoglimento di corredato da è molto più ampio. Un dato empirico ci mostra quale sia l’uso attuale: la ricerca di “corredato di” nel motore di ricerca google dà come risultato 349.000 attestazioni; quella di “corredato da” dà come risultato 1.400.000. Di fronte ad una simile sproporzione si deve accettare la doppia reggenza in molti contesti, anche di formalità medio-alta, come un dato di fatto. Molte attestazioni riportate da google sono di ambito tecnico o burocratico, e una reggenza da emerge anche in un contesto di sicura correttezza, le risposte agli utenti dell’Accademia della Crusca:
Nei dizionari “corredato” regge sempre la preposizione “di”, ma nell’uso comune e nel parlato sono utilizzate ed accettate entrambe le preposizioni (“di” e “da”).
Attimino è presente, corredato da citazioni (la prima del 1991) tratte dai giornali, nel volume Parole degli anni Novanta, una raccolta di materiali e ricerche per il Devoto-Oli realizzata da Andrea Bencini e Eugenia Citernesi nel 1992. (Raffaella Setti, 20 gennaio 2014)L’uso attuale, peraltro, non è del tutto sconosciuto alla storia. Sempre spulciando le attestazioni riportate da google, tra le prime ce n’è una tratta dal Dizionario della Lingua italiana Tommaseo-Bellini, un esempio preso dalle lettere di Lorenzo Magalotti: “Corredato da un volume in foglio di prove autentiche…”.
Fabio Ruggiano
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Ringraziamo il dr Ruggiano e prendiamo atto della sua articolata risposta. Chi scrive, però, preferisce attenersi a quanto riportano i vocabolari, usando la preposizione "di" sempre, anche con il verbo corredare coniugato nella forma passiva: «L'ufficio è stato corredato di tutto il materiale necessario per il funzionamento». La preposizione "da" (anche se "accettata" e piú diffusa) striderebbe agli orecchi di chi scrive. Anche il Tommaseo-Bellini, citato dal dr Ruggiano (a parte l'esempio preso dalle lettere di Lorenzo Magalotti) "prescrive" l'uso della preposizione "di".
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Un francesismo che gli amatori del bel parlare e del bello scrivere dovrebbero evitare, anche se il termine è di uso comune e attestato nei vocabolari: civilizzazione. In buona lingua si dice "incivilimento". Lo stesso per quanto attiene a civilizzato, da sostituire con "incivilito": «Hai visto? Finalmente Luigi si è incivilito».
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La parola del giorno (di ieri) proposta da "unaparolaalgiorno.it": cachinno.
1 commento:
When we examined the monies paid by Verizon Wireless for the
same year, we found that for just two years, Verizon Wireless underpaid Verizon New York by $377 million dollars, as compared to what AT&T and Sprint
were paying for access and billing and collections.
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