Ancora una discrepanza tra il vocabolario Gabrielli in rete (ritoccato) e il "Dizionario Linguistico Moderno", dello stesso autore, circa l'uso corretto dell'avverbio immancabilmente. Leggiamo dal vocabolario: «In modo immancabile, sicuramente, certamente». Proprio queste due ultime accezioni vengono "condannate" dal Gabrielli nel suo dizionario linguistico. Scrive, dunque, il linguista: «(Immancabilmente) non si deve usare nel significato che gli danno i Francesi di "certamente", "sicuramente", "indubbiamente", "senza dubbio" e simili; dicono: "Verrò da te immancabilmente"; ma si dovrà dire: "Verrò da te sicuramente"; "Alla data di scadenza riceverai immancabilmente il denaro"; si dovrà dire: "Riceverai senza dubbio, sicuramente il denaro", ecc. Sarà invece bene usato nel significato proprio di "senza mancanza", "che non subisce mancanza"; per esempio: "Parte immancabilmente tutti i venerdí"; "Partecipa immancabilmente a tutte le partite di calcio"; "Appena apre un libro, immancabilmente sbadiglia"».
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La parola del giorno (di ieri) proposta da "unaparolaalgiorno.it": inesorabile.
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Dalla rubrica di lingua del quotidiano la Repubblica in
rete:
maria scrive:
Le tue parole mi sono
di grande conforto. Che complemento è “di grande conforto”? grazie!
linguista_1 scrive:
E’ complemento di
effetto, che comunemente è assimilato al complemento di fine.
Fabio Ruggiano
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A nostro
modestissimo avviso, non siamo in presenza di un “complemento di effetto”, ma
di vantaggio: Le tue parole vanno a mio vantaggio perché mi sono di grande
conforto. Se i linguisti di “Repubblica” risponderanno alle nostre osservazioni
saremo felici di rendervi partecipi.
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