sabato 15 marzo 2014

L'irre orre

Cortesissimo dott. Raso,
leggendo un libro mi sono imbattuto in una locuzione che non avevo mai sentito: irre orre. Le riporto la frase: «Sono stanco di questi irre orre, dimmi le cose come stanno». Può, gentilmente, dirmi cosa significa?
La seguo sempre, fin dai tempi del "Cannocchiale".
Grazie e cordiali saluti.
Federico B.
Aprilia (LT)
-------
Gentile Federico, l'espressione in oggetto (irre orre) è una locuzione sostantivata, maschile e invariabile, che sta per "indecisione", "incertezza" e simili. Per una spiegazione piú esaustiva le faccio "rispondere" dal vocabolario Treccani.


***
“Sulle ventitré”
Il nostro commento è stato pubblicato, sul sito di “Repubblica”, oggi, con la data del 10 marzo. Riportiamo il nostro intervento e la risposta del linguista, che, a nostro avviso, ha dato una “non risposta” (guarda caso: è un irre orre).

                                              Fausto Raso scrive:
Ancora una volta – e mi dispiace – dissento dal dr Ruggiano. A mio modesto avviso “sulle ventitré” non è un complemento di stato in luogo (sia pure figurato), ma una locuzione avverbiale di modo come, per esempio, “alla carlona”, “alla marinara”, “per caso”, “di malavoglia” ecc. Il cappello, si sa, si porta sulla testa (complemento di stato in luogo figurato). Se ci poniamo le domande “come porta”,” in che modo porta”, “come tiene” il cappello, Giovanni?”. “Sulle ventitré”, mi sembra evidente, è un complemento di modo.

                                    linguista_1 scrive:
Lo spostamento del cappello determina l’abbassamento della parte anteriore della tesa in corrispondenza della posizione, molto bassa, del sole alle ore ventitré (nel sistema dell’”ora italica”, nel quale le ventitré segnavano l’ora precedente il tramonto). La tesa, quindi, si viene a trovare in una certa posizione.
Fabio Ruggiano

------
«Ultim'ora»
La risposta del dr Ruggiano è stata cassata dal sito e inserita quella del coordinatore dei linguisti, prof. Massimo Arcangeli:
  1. linguista_1 scrive:
    Molti cordiali saluti
    Massimo Arcangeli


Nessun commento: