venerdì 14 marzo 2014

La prospettiva

 Il vocabolario Gabrielli in rete, "ritoccato", al lemma 'prospettiva' tra le varie accezioni riporta: «fig. Eventualità, probabilità, previsione: ci sarebbe la p. di un ottimo affare|| spec. al pl. Possibilità di miglioramenti futuri: un'attività senza prospettive».
Il Maestro, nel suo "Dizionario Linguistico Moderno", sconsiglia l'uso di prospettiva nell'accezione sopra riportata e scrive: «Spesso è usato (il termine) in senso figurato, alla francese, per indicare la speranza o il timore di una cosa probabile nell'avvenire: "C'è la prospettiva d'un buon affare"; "Con questa bella prospettiva c'è poco da stare allegri" (...). È maniera che si dovrebbe sempre evitare; l'italiano dice "avvenire", "previsione", "probabilità", "aspettativa", "attesa", "speranza", "minaccia" e simili: "C'è la probabilità d'un buon affare"; "Con questo bell'avvenire (o aspettativa, o probabilità) c'è poco da stare allegri" (...). Cosí pure la locuzione "avere in prospettiva alcunché", si potrà meglio sostituire con "prevedere", "attendere", "sperare", "temere", "esserci la probabilità" e simili».
Noi, amici, seguiamo i consigli dell'insigne linguista. Voi?

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