Egregio Dott. Raso,
ho visto sulla porta di una Banca il cartello "Porta Allarmata", mi sono fatta due risate pensando alla povera porta preoccupata...
Ma è corretto dire porta allarmata?
Grazie e cordiali saluti
Francesca
(Località non specificata)
-----------------------
Gentile Francesca,
di primo acchito si resta interdetti: come può una porta essere - come lei giustamente dice - “preoccupata”?
L’espressione non piace neanche a me, preferisco “porta dotata di dispositivi di allarme”, ma non è scorretta. Allarmato, nell'accezione che c'interessa è, ovviamente, presente sul GRADIT, del De Mauro:
“allarmato: Dotato di un dispositivo di allarme: attenzione, porta allarmata”.
È inoltre lemmatizzato sul Sabatini Coletti 2002:
“allarmare: Con significato tecnico di recente acquisizione [...] collegare ambienti e varchi a un impianto di allarme: allarmare le porte.”
E sul Devoto-Oli 2007:
“allarmato: Dotato di un sistema di allarme: impalcatura allarmata”.
E in altri autorevoli vocabolari.
* * *
Forse è il caso di ricordare che “reticenza” e “riluttanza” hanno significati diversi. Perché questa precisazione? Perché molto spesso la stampa adopera i due sostantivi deaggettivali indifferentemente. Vediamo, dunque, cosa dice il vocabolario Gabrielli in rete cliccando su reticenza e riluttanza.
http://www.etimo.it/?cmd=id&id=14523&md=26c841557caf5d52a27f866c6fee22f9
http://www.etimo.it/?cmd=id&id=14694&md=e91b99acb79e016c75695045a84b6380
ho visto sulla porta di una Banca il cartello "Porta Allarmata", mi sono fatta due risate pensando alla povera porta preoccupata...
Ma è corretto dire porta allarmata?
Grazie e cordiali saluti
Francesca
(Località non specificata)
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Gentile Francesca,
di primo acchito si resta interdetti: come può una porta essere - come lei giustamente dice - “preoccupata”?
L’espressione non piace neanche a me, preferisco “porta dotata di dispositivi di allarme”, ma non è scorretta. Allarmato, nell'accezione che c'interessa è, ovviamente, presente sul GRADIT, del De Mauro:
“allarmato: Dotato di un dispositivo di allarme: attenzione, porta allarmata”.
È inoltre lemmatizzato sul Sabatini Coletti 2002:
“allarmare: Con significato tecnico di recente acquisizione [...] collegare ambienti e varchi a un impianto di allarme: allarmare le porte.”
E sul Devoto-Oli 2007:
“allarmato: Dotato di un sistema di allarme: impalcatura allarmata”.
E in altri autorevoli vocabolari.
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Forse è il caso di ricordare che “reticenza” e “riluttanza” hanno significati diversi. Perché questa precisazione? Perché molto spesso la stampa adopera i due sostantivi deaggettivali indifferentemente. Vediamo, dunque, cosa dice il vocabolario Gabrielli in rete cliccando su reticenza e riluttanza.
http://www.etimo.it/?cmd=id&id=14523&md=26c841557caf5d52a27f866c6fee22f9
http://www.etimo.it/?cmd=id&id=14694&md=e91b99acb79e016c75695045a84b6380
4 commenti:
Altrettanto interdetti si resta a sentire il personale sanitario parlare di pazienti "allettati" per indicare quelli che al momento sono costretti a letto.
Nel mio luogo di lavoro per dire che è stata annullata una prenotazione si dice che èstata "sprenotata"...che orrore!
Sono d'accordo, caro Anonimo, è un orrore. Però... guardi
La Lingua degli studenti universitari - Pagina 104
Cristina Lavinio, Alberto Sobrero - 1991 - 216 pagine
Si hanno per esempio creazioni consapevoli di derivati inesistenti (per esempio
ho trovato nella mia stessa agenda sprenotare per «cancellare una ...
A difesa della professione,,il termine va considerato come "indicatore" di uno stato, che all'interno di un piano di lavoro volto al benessere del paziente-uomo, ne indica la particolare fragilità definendone nel contempo le possibili patologie fisiche-psichiche ad essa correlata.
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