di Salvatore Claudio Sgroi
1. L'evento
domenicale di educazione linguistica
Immancabile, anche domenica scorsa 20, alle 8h30 l'appuntamento con Francesco Sabatini, su RAI-1 mattina, dedicato ai problemi della lingua, in stretta interazione con i telespettatori e i loro dubbi linguistici e metalinguistici, non sempre scontati. Un programma di educazione linguistica all'insegna della storia della lingua e della grammatica descrittiva, normativa e prescrittiva.
Dinanzi al quesito di un telespettatore se si debba dire cosmopòlita 'cittadino del mondo' (sdrucciolo) o cosmopolìta (piano) la risposta di uno storico della lingua come Francesco Sabatini non poteva che essere cosmopolìta, in ossequio al criterio storico-etimologico. Cosmopolita, voce settecentesca, deriva infatti dal francese cosmopolite (voce ossitona), a sua volta dal greco kosmopolítēs (voce parossitona o piana).
Come si può quindi notare, Sabatini ha identificato la "Regola-1" storico-etimologica che dà conto della pronuncia piana cosmopolìta e al tempo stesso ha utilizzato tale Regola come criterio per giudicare "errato" l'uso non-etimologico cosmopòlita, indipendentemente per es. da chi adotta la pronuncia sdrucciola, se parlante colto o incolto, se laureato o meno.
Il criterio storico-etimologico è peraltro alla base di vari dizionari che esplicitamente ritengono errata la pronuncia sdrucciola. Così nel Sabatini-Coletti 2007 la dizione cosmopòlita è da "evit.[are]", non diversamente nello Zingarelli 2020, che data la voce 1723: da "evit.[are]". E così nel Garzanti-Patota 2013 (da verificare se non cambiata nell'ultima edizione 2020), che nella "Nota" in calce al lemma prescrive: "La pronuncia corretta è cosmopolìta; scorretta cosmopòlita".
Così il Devoto-Oli-Serianni-Trifone 2019 che nel riquadro di "parole minate" segnala che cosmopòlita è "errata pronuncia".
In altri dizionari, per es. il Treccani-Simone 2005-2009, si menziona solo la pronuncia piana, censurando tout court, ovvero 'disconfermandola', così quella sdrucciola, pur "frequente" nell'uso.
La consultazione di altri repertori come il DiPi, ovvero Dizionario di pronuncia italiana (Zingarelli 2009) anche on-line, del neo-purista Luciano Canepari conferma il giudizio negativo sulla pur «frequente» fonia sdrucciola cosmopòlita: «trascurata» e «da evitare». E così ancora il DOP "Dizionario d'ortografia e di pronuncia" di Tagliavini-Migliorini-Fiorelli (1969) ora anche in rete e aggiornato.
E così i puristi classici a partire da A. Gabrielli Si dice o non si dice?: "non può avere altra pronuncia in italiano" se non cosmopolìta (Mondadori 1969 pp. 37-38).
L'autorità dei dizionari su citati potrebbe essere anche un altro criterio per stabilire la correttezza di un uso linguistico. Ma la presenza di altre campane dizionaristiche come il De Mauro 2000 o il GRADIT "Grande dizionario dell'uso della lingua italiana" dello stesso De Mauro (2007, 8 voll.), può mettere in difficoltà l'utente che vede registrate 'alla pari' in quanto varianti le due pronunce, senz'alcun giudizio negativo: «cosmopolìta, cosmopòlita».
Se Sabatini e gli altri dizionari hanno variamente esplicitato la "Regola-1" storico-etimologica alla base della pronuncia giudicata corretta (cosmopolìta), c'è anche da chiedersi, per una crescita della competenza metalinguistica del parlante non-linguista, quale sia la "Regola-2" alla base dell'uso sdrucciolo, giudicato "errato", cosmopòlita.
Il Devoto-Oli-Serianni-Trifone 2019 nello stesso riquadro di "parole minate" dove segnala che cosmopòlita è "errata pronuncia", esplicita da un lato la "Regola-1 etimologica", e a un tempo criterio alla base del suo giudizio normativo:
"si pronuncia con l'accento sulla penultima sillaba (cosmopolìta) in quanto deriva, attraverso il francese [cosmopolite], dal greco kosmopolítēs 'cittadino del mondo', adattato alla serie dei nomi italiani in -ita, come israelita o oplita". La stessa regola veniva ripresa dalla grammatica istituzionale dell'italiano di L. Serianni (Utet 1988, ried. Garzanti 1997) secondo cui la "pronuncia errata" cosmopòlita si oppone alla "pronuncia corretta" cosmopolìta che "è il greco kosmopolítēs, adattato alla serie dei maschili in -ita come israelita, oplita, [...] ecc." (§ I. 189, p. 44).
Ma lo stesso dizionario propone anche una "Regola-2" sincronica di tipo fonologico, in realtà molto generica, alla base del giudizio di erroneità della pronuncia sdrucciola: "L'errata pronuncia cosmopòlita, con ritrazione dell'accento sulla terz'ultima sillaba, è dovuta alla tendenza a far risalire l'accento verso l'inizio della parola in voci non molto comuni".
Una "Regola-2" sincronica, di fonologia prosodica, già da me proposta in Per una Grammatica laica (Utet 2010, p. 46), può invero risultare più adeguata di quella sincronica generica del Devoto-Oli-Serianni-Trifone. Il composto pentasillabico cosmopòlita [[cosmo]Nome + [-Polita]confisso]N risulta formato da due piedi regolari: il primo costituente con piede bisillabico e accento secondario /,cosmo/, seguito dal secondo costituente-Testa con piede trisillabico /′Polita/. Là dove il piano cosmopolìta risulta formato da tre piedi (,cosmo.po.lìta), di cui uno (po) marcato e "degenere" in quanto atono. Il ritmo cosmo-pòlita (con due piedi) risulta così più regolare di cosmo.po.lìta (con tre piedi, di cui uno "degenere").
Il
criterio di normatività -- uso corretto/scorretto -- non può essere confuso,
come accennato, con la identificazione della "Regola-1"
storico-etimologica o della "Regola-2" sincronico-prosodica, né tanto
meno può fare appello all'autorità dei dizionari, qui tra loro tra l'altro in
contrasto, ma deve far ricorso al duplice criterio sia (i) della
comprensibilità (nel caso specifico, non violato dalla pronuncia sdrucciola),
sia (ii) del livello culturale dei parlanti. Nel caso specifico la pronuncia
sdrucciola non è affatto specifica dei parlanti italiano-popolare, ma risulta
"diffusa" a livello pan-italiano, fra tutti gli strati sociali ed è
quindi non meno corretta di quella etimologica.
Sommario
1. L'evento
domenicale di educazione linguistica
2. Cosmopòlita o cosmopolìta?
2.1. "Regola-1"
storico-etimologica e criterio di normatività
2.1.1. L'autorità dei dizionari
2.1.2.
Altri testi neopuristici
2.1.3.
Dizionari controcorrente
2.2. Il Devoto-Oli-Serianni-Trifone 2019
con "Regola-1" etimologica e "Regola-2" sincronica generica
2.3. "Regola-2" sincronica
prosodica
3. Criteri di normatività
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