Riapriamo questo portale ─ dopo una breve pausa estiva ─
portando all'attenzione degli amici lettori un termine quasi sconosciuto perché
"snobbato" da tutti i testi grammaticali che abbiamo spulciato: psittacismo. Leggiamo dal Treccani:
«psittacismo s. m. [der. del gr. ψιττακός «pappagallo»]. – 1. Tendenza a imitare pappagallescamente ciò che fanno gli altri, o a ripetere passivamente, meccanicamente, parole e idee altrui; pappagallismo. 2. Espressione con cui nella filosofia leibniziana viene definita quella forma esagerata di nominalismo che considera ogni idea generale e astratta come mera emanazione di voce, per cui il linguaggio dell’uomo non sarebbe diverso da quello del pappagallo che ripete meccanicamente parole per lui senza significato»
«psittacismo s. m. [der. del gr. ψιττακός «pappagallo»]. – 1. Tendenza a imitare pappagallescamente ciò che fanno gli altri, o a ripetere passivamente, meccanicamente, parole e idee altrui; pappagallismo. 2. Espressione con cui nella filosofia leibniziana viene definita quella forma esagerata di nominalismo che considera ogni idea generale e astratta come mera emanazione di voce, per cui il linguaggio dell’uomo non sarebbe diverso da quello del pappagallo che ripete meccanicamente parole per lui senza significato»
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Beninteso e ben inteso
Due
parole su questo avverbio e aggettivo, che si può scrivere in grafia unita o
staccata (i vocabolari non fanno distinzione alcuna). In funzione
avverbiale, con il significato di “certo”, “certamente”, “naturalmente” e
simili si scriverà rigorosamente in grafia unita: tutti, beninteso
(naturalmente), dovrete rispondere delle vostre azioni. Si scriverà in grafia
scissa o unita quando è adoperato in funzione aggettivale con il significato di
“opportuno”, “con discernimento”, “a proposito” e simili: una benintesa
elemosina non è mai offensiva. Sempre in grafia scissa, ovviamente, quando il
termine ha valore schiettamente verbale: se ho ben inteso, non verrete
alla cerimonia.
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La lingua "biforcuta" della stampa
Sudafrica
Morto l'uomo più vecchio del mondo. Fredie Blom aveva 116
anni: "Ballava e fumava"
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Ci può essere un uomo "piú vecchio del mondo"? La
logica (non la grammatica) dice no. Correttamente, quindi: morto l'uomo piú vecchio al mondo.
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L'editoriale
Perché votare No al referendum su taglio parlamentari
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Titoli del genere ci mettono di buon umore: immaginiamo un
uomo, munito di accetta, che riduce in pezzi i parlamentari.
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