sabato 29 agosto 2020

Il suffisso "-ale"


Dal vocabolario Treccani in rete:
-ale. – Suffisso usato nella terminologia chimica per indicare la presenza, in un composto organico, di un gruppo aldeidico, come in citralegeraniale, ecc.
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Riteniamo sia il caso di ampliare la "dicitura" del lemma in oggetto perché il predetto suffisso (anche "-iale" e "-uale), dal latino "alis", serve principalmente per la formazione di aggettivi derivati da sostantivi che indicano uno stato, un'appartenenza, una condizione, una relazione: autunnale, collegiale, intellettuale ecc. Si usa anche per formare sostantivi derivati da altri sostantivi: viale, portale, grembiale. Si adopera anche, con valore "accrescitivo", in alcuni sostantivi denominali maschili: piazzale. Certi che la nostra segnalazione sarà tenuta nella dovuta considerazione dai responsabili del prestigioso vocabolario. 

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Alcune persone, anche quelle cosí dette acculturate, credono che nientedimeno e nientemeno abbiano il medesimo significato e adoperano, quindi, i due termini indifferentemente. No, hanno accezioni e usi diversi. Il primo, avverbio e congiunzione avversativa, sta per tuttavia, non per tanto. Il secondo è solo avverbio e significa nondimeno. Si possono adoperare indifferentemente solo nelle esclamazioni perché entrambi indicano, in questo caso, l'idea di meraviglia: ha scomodato, nientemeno, il direttore; sei corso subito? Nientedimeno!

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