Dal vocabolario Treccani in rete:
-ale. – Suffisso usato
nella terminologia chimica per indicare la presenza, in un composto organico,
di un gruppo aldeidico, come in citrale, geraniale, ecc.
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Riteniamo
sia il caso di ampliare la "dicitura" del lemma in oggetto perché il
predetto suffisso (anche "-iale" e "-uale), dal latino
"alis", serve principalmente per la formazione di aggettivi derivati
da sostantivi che indicano uno stato, un'appartenenza, una condizione, una
relazione: autunnale, collegiale, intellettuale ecc. Si usa anche per formare sostantivi derivati da
altri sostantivi: viale, portale, grembiale. Si adopera anche, con valore "accrescitivo",
in alcuni sostantivi denominali maschili: piazzale.
Certi che la nostra segnalazione sarà tenuta nella dovuta considerazione dai responsabili del prestigioso vocabolario.
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Alcune persone, anche quelle cosí dette acculturate,
credono che nientedimeno e nientemeno abbiano il medesimo
significato e adoperano, quindi, i due termini indifferentemente. No, hanno
accezioni e usi diversi. Il primo, avverbio e congiunzione avversativa, sta per
tuttavia, non per tanto. Il secondo è solo avverbio e
significa nondimeno. Si possono adoperare indifferentemente solo nelle
esclamazioni perché entrambi indicano, in questo caso, l'idea di meraviglia: ha
scomodato, nientemeno, il direttore; sei corso subito? Nientedimeno!
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