martedì 25 agosto 2020

La sillabazione di buonumore


Da  "Domande e risposte" del sito Treccani
Vorrei conoscere la scansione in sillabe di buonumore. Trovo strano che non si consideri "buon" unica sillaba inscindibile e la enne faccia corpo con "nu".
 Risposta degli esperti
 La scansione è proprio quella che non piace alla nostra gentile lettrice: buo | nu | mo | re. Non piace e capiamo anche il perché: perché l’analisi semantica di buonumore porta a restituire i confini di parola originari (buon | umore).
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Azzardiamo una spiegazione. Che completa quella della Treccani: le parole che cominciano con "buon" (e alcune delle quali si possono scrivere anche in grafia analitica: buonumore/buon umore; buonsenso/buon senso) seguono una sillabazione particolare. 1) Se la "n" di buon è seguita da una consonante (buoncostume) l'aggettivo buon si considera una parola monosillabica, che fa, cioè, sillaba a sé: buon|co|stu|me; buon|gior|no; buon|go|ver|no; buon|gu|sta|io. Questo perché in italiano non ci sono parole che iniziano con /n+cons/. 2) Se invece la "n" è seguita da una vocale la scansione sillabica dei sintagmi sarà normale: buo|nu|mo|re; buo|nuo|mo.

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