Cortese dott. Raso,
sono approdato al suo blog su
suggerimento di un amico (che non finirò mai di ringraziare): dire che è
interessante e istruttivo è dire poco. Le scrivo perché mi piacerebbe sapere
per quale motivo si dice "parlare chiaro e tondo". Chiaro è
intuitivo, ma "tondo" cosa c'entra? Complimenti per il suo
encomiabile "lavoro".
Grato se mi risponderà.
Cordialmente
Felice S.
Pesaro
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Gentile Felice, "chiaro", come giustamente
osserva, è intuitivo. "Tondo" è preso dalla filosofia aristotelica:
la "regione celeste" è immutabile, il suo moto è quello perfetto,
cioè il circolare, il "tondo". In senso figurato, per tanto, colui
che parla "chiaro e tondo" arricchisce il suo pensiero oltre che
di... chiarezza anche di... perfezione.
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La parola che proponiamo all'attenzione dei lettori è
l'aggettivo docibile. Termine aulico
provenendo dal verbo latino "doceo", insegno, e si dice di chi è
"disposto a imparare", "che può apprendere", "incline all'apprendimento".
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