Gli appassionati del gioco del calcio conoscono benissimo
questa locuzione riferita a una tattica adoperata per guadagnare tempo: tenere
il pallone il piú a lungo possibile, senza "giocarlo" veramente al
fine di mantenere invariato il risultato già conseguito. In senso figurato, per
tanto, coloro che fanno melina tentano, in tutti i modi, di guadagnare tempo
mandando le cose alla lunga sperando, poi, che si evolvano a loro favore. L'espressione
deriva - sembra - da un particolare gioco di prestigio consistente nel far
rimbalzare una pallina ("melina", diminutivo di mela nel senso di
palla) e improvvisamente nasconderla. Colui
che attua il gioco fa, quindi, melina, vale a dire "nasconde"
la pallina e guadagna tempo nei confronti degli astanti al fine di farla, poi,
"riapparire" a suo piacimento.
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La parola che proponiamo ai cortesi lettori,
"snobbata" da tutti (?) i
vocabolari dell'uso, è un verbo particolarmente sentito in questi giorni di
caluria: aggiogliarsi. Verbo
denominale che sta per "assopirsi", "presi dalla
sonnolenza", "sentirsi spossati (per il caldo)". È tratto da
"gioglio", antico nome del loglio (sembra che i semi del loglio uniti
a quelli del grano provochino un effetto soporifero).
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Nei mesi di luglio e agosto questo
portale potrebbe non essere "aggiornato" regolarmente.
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