giovedì 9 agosto 2012
L' «apedeuto»
Cortese dott. Raso,
il caso ha voluto che mi imbattessi nel suo sito, che definire stupendo e istruttivo è riduttivo. L’ho messo subito in cima ai preferiti perché non mi deve “scappare”. Ho visto che gli si possono sottoporre quesiti linguistici ai quali risponde con competenza e non comune signorilità. Ne approfitto anch’io, quindi. Tempo fa, non ricordo come, dove e quando, mi è capitato di leggere un vocabolo veramente “oscuro” e non trovato nei dizionari in mio possesso: APEDEUTO. Le sarei veramente grato se potesse spiegarmi il significato del termine.
Grazie in anticipo della sua (spero) preziosa risposta.
Pierfranco T.
Fermo
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Gentile Pierfranco, sono io a ringraziarla per le sue belle parole. Il termine in questione è desueto, per questo motivo non è attestato nei vocabolari, e significa ignorante, illetterato, privo di istruzione. È di provenienza classica essendo composto con le voci greche “alfa privativa” e il verbo “paideyo” (istruire), alla lettera: senza istruzione. Veda anche questo collegamento:
http://books.google.it/books?id=uRcAAAAAQAAJ&pg=PA293&lpg=PA293&dq=%22apedeuto%22&source=bl&ots=tmUyy9Cb-F&sig=A9LXUeq6GibLWxF5H06K0q0t_Ac&hl=it&sa=X&ei=O-YiUI3ONqj24QTC4YCYDg&ved=0CDYQ6AEwAA
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