mercoledì 24 agosto 2011

Il «cammello» del Vangelo


Dal Corriere della Sera in rete:
Kamélos
Leggo un bell'articolo di Paolo Guzzanti sul Giornale che inizia così:

"Tutto è nato probabilmente da un rozzo errore di traduzione, perché kamélos in greco vuol dire sia cammello sia filo, sicchè la celebre frase del Vangelo ...".
Mi fermo qui, perché il regolamento del forum vieta di discutere di temi religiosi e di usare toni ironici che possono offendere coloro che credono in una determinata religione.
Mentre mi pare pertinente per questo forum esaminare la traduzione di kamélos. So che ci sono ottimi grecisti forumaniaci e mi farebbe piacere avere il loro autorevole parere al riguardo.
Ringrazio e invio saluti ferragostani.
(Firma)

Risposta dell’esperto:

De Rienzo Lunedì, 22 Agosto 2011
Le rispondo io , non certo da ottima grecista, ma da studiosa di greco a livello scolastico: quello degli anni dal '63 al '67... quando si studiava, intendo.
kàmelos (con la "eta" greca che non so scrivere e l'accento acuto sulla "a" che il mio pc non possiede) vuol dire cammello. Così secondo il Rocci e altri vocabolari di greco.
Altra è la stessa parola ma scritta con la X (cioè con la "chi" aspirata che ancora una volta non so scrivere ma i grecisti mi intendono), che è aggettivo e sta per "a terra, "basso", "depresso (stessa fonte) e ha l'accento sulla "o".
La parola è ora a Paolo Guzzanti, che ci dica su quale fonte di lingua greca ha trovato questo "filo". Conosco anch'io la questione, ma non l'ho mai approfondita. I "rozzi derrori di traduzione", infatti, meriterebbero un forum apposta. Chiamiamo come moderatore Padre Pier Angelo Gramaglia, docente al seminario maggiore di Torino, esperto di patristica, conoscitore di ebraico e di aramaico, e credo anche di greco. Una personalità quasi mandata in esilio dalla Chiesa per una questione più grande di lui su cui le regole del forum ci impongono di glissare.
Poi bisogna fidarsi e basta, però...
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Forse non tutti sanno che quanto si legge nel Vangelo di San Matteo "È più facile che un cammello passi dalla cruna di un ago, che un ricco entri nel regno dei Cieli", il cammello non c’entra nulla. In realtà San Gerolamo, che tradusse dal greco al latino il testo, interpretò il termine "kamelos" come "cammello", mentre l'esatto significato è "grossa fune utilizzata per l'attracco delle navi" (gómena). Il senso della frase resta ugualmente lo stesso, ma acquista molta più ‘consistenza’.
Il vocabolario etimologico del Pianigiani suggerisce, infatti, la provenienza del termine "Kàmilos" dalla lingua greca, con il significato proprio di "gómena".

http://www.etimo.it/?term=gomena&find=Cerca