domenica 30 marzo 2014

Corredare "di" o "da"? (2)

Il linguista di "Repubblica" ha risposto, sul sito del giornale, alle nostre considerazioni circa la preposizione da usare con il verbo "corredare" (intervento del 23 scorso).

E’ vero che il verbo corredare richiede sempre la preposizione di all’attivo. Lo stesso, però, non si può dire per il passivo, per il quale la preposizione da è accettata. Questo vale sicuramente in contesti mediamente formali, come già ricordato da Francesco Lucioli in questa stessa sede:
16 dicembre 2009 alle 12:42
Nei dizionari “corredato” regge sempre la preposizione “di”, ma nell’uso comune e nel parlato sono utilizzate ed accettate entrambe le preposizioni (“di” e “da”).
Vorrei qui allargare il campo, facendo notare che l’accoglimento di corredato da è molto più ampio. Un dato empirico ci mostra quale sia l’uso attuale: la ricerca di “corredato di” nel motore di ricerca google dà come risultato 349.000 attestazioni; quella di “corredato da” dà come risultato 1.400.000. Di fronte ad una simile sproporzione si deve accettare la doppia reggenza in molti contesti, anche di formalità medio-alta, come un dato di fatto. Molte attestazioni riportate da google sono di ambito tecnico o burocratico, e una reggenza da emerge anche in un contesto di sicura correttezza, le risposte agli utenti dell’Accademia della Crusca:
Attimino è presente, corredato da citazioni (la prima del 1991) tratte dai giornali, nel volume Parole degli anni Novanta, una raccolta di materiali e ricerche per il Devoto-Oli realizzata da Andrea Bencini e Eugenia Citernesi nel 1992. (Raffaella Setti, 20 gennaio 2014)
L’uso attuale, peraltro, non è del tutto sconosciuto alla storia. Sempre spulciando le attestazioni riportate da google, tra le prime ce n’è una tratta dal Dizionario della Lingua italiana Tommaseo-Bellini, un esempio preso dalle lettere di Lorenzo Magalotti: “Corredato da un volume in foglio di prove autentiche…”.
Fabio Ruggiano
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Ringraziamo il dr Ruggiano e prendiamo atto della sua articolata risposta. Chi scrive, però, preferisce attenersi a quanto riportano i vocabolari, usando la preposizione "di" sempre, anche con il verbo corredare coniugato nella forma passiva: «L'ufficio è stato corredato di tutto il materiale necessario per il funzionamento». La preposizione "da" (anche se "accettata" e piú diffusa) striderebbe agli orecchi di chi scrive. Anche il Tommaseo-Bellini, citato dal dr Ruggiano (a parte l'esempio preso dalle lettere di Lorenzo Magalotti) "prescrive" l'uso della preposizione "di".

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Un francesismo che gli amatori del bel parlare e del bello scrivere dovrebbero evitare, anche se il termine è di uso comune e attestato nei vocabolari: civilizzazione. In buona lingua si dice "incivilimento". Lo stesso per quanto attiene a civilizzato, da sostituire con "incivilito": «Hai visto? Finalmente Luigi si è incivilito».

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La parola del giorno (di ieri) proposta da "unaparolaalgiorno.it": cachinno.
 

1 commento:

Anonimo ha detto...

When we examined the monies paid by Verizon Wireless for the
same year, we found that for just two years, Verizon Wireless underpaid Verizon New York by $377 million dollars, as compared to what AT&T and Sprint
were paying for access and billing and collections.