martedì 15 ottobre 2024

Il referto e il reperto

 


C'erano una volta, nel regno della Lessicologia, due cugini: Referto e Reperto. Si somigliavano a tal punto che molto spesso venivano scambiati, ma avevano ruoli e caratteri decisamente diversi.

Referto era un giovane studioso, sempre con un libro in una mano e una penna nell'altra. Aveva il compito di documentare ogni evento, raccogliendo informazioni precise. Amava scrivere rapporti accurati, densi di osservazioni e, naturalmente, di conclusioni. I sudditi del piccolo regno sapevano che se volevano comprendere qualcosa a fondo dovevano, necessariamente, leggere i referti del giovane Referto.

Un giorno, un medico del regno, il dottor Salvavita, chiese a Referto di scrivere un dettagliato resoconto su un paziente, al quale teneva moltissimo. Referto, con molta cura, esaminò il paziente, annotò i sintomi, i risultati delle analisi di laboratorio e, naturalmente, le conclusioni. Stilò, così, un documento dettagliato che poté essere utilizzato per curare il paziente al meglio. Tutti lodavano, insomma, Referto, che con il suo lavoro permetteva loro di avere una visione chiara e precisa delle varie situazioni.

Dall'altra parte del piccolo stato viveva Reperto, un avventuroso esploratore. Amava andare in giro alla ricerca di oggetti smarriti, antichi manufatti e tante altre cose. Ogni volta che trovava un oggetto, ritenuto interessante, lo portava al castello per mostrarlo a tutti. Era molto orgoglioso, Reperto, delle sue scoperte, sapendo che ogni oggetto trovato aveva una storia da raccontare.

Un giorno rinvenne un antico anello sepolto nel bosco. Lo portò al castello per mostrarlo al re e alla regina. I sovrani rimasero affascinati dall'anello e dalla storia che Reperto raccontò loro. "Questo è un vero tesoro", esclamò il re, "e grazie a te, Reperto, ora possiamo conoscere un pezzo del nostro passato."

Nonostante le loro differenze i due cugini erano consapevoli di essere complementari. Referto sapeva che i suoi rapporti erano fondamentali per capire e documentare i fatti, mentre Reperto sapeva che le sue scoperte erano le prove tangibili di ciò che accadeva ed era accaduto.

Una sera, mentre cenavano in un caratteristico ristorante del regno, Referto chiese a Reperto: "Sai perché ci chiamano così?"

Reperto sorrise e rispose: "Sì, lo so. Il nome che mi hanno imposto viene dal latino 'repertum', participio passato di 'reperire', che significa 'trovare'. Io trovo oggetti e li porto alla luce. Anche il tuo nome viene dal latino, vale a dire da 'refertum', participio passato di 'referre', che significa 'riportare'. Tu riporti le informazioni e le metti nero su bianco, come usa dire. Come vedi le nostre origini sono nobili, 'più nobili' di quelle degli altri patrizi perché discendiamo dal padre della nostra amata lingua italiana".

Referto annuì. "Esatto! Io documento e tu scopri. Assieme formiamo un duo perfetto."

E così, nel regno della Lessicologia, tutti impararono a distinguere i due cugini. Sapevano che se volevano capire e documentare qualsiasi cosa dovevano rivolgersi a Referto. Se invece volevano trovare e scoprire oggetti dovevano andare in cerca di Reperto. Grazie a loro il regno divenne famoso, prosperando nella conoscenza e nella scoperta.



(Le immagini sono riprese dalla Rete, di dominio pubblico, quindi. Se víolano i diritti d'autore scrivetemi; saranno prontamente rimosse: fauras@iol.it)





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