venerdì 24 agosto 2018

Perché i lungoteveri (plurale) e, invece, i lungadige (invariato)?


Sarebbe interessante conoscere il motivo per cui secondo il DOP (Dizionario di Ortografia e di Pronunzia) e altri vocabolari  lungotevere e lungarno si pluralizzano al contrario di lungadige, che resta invariato. Tutti e tre i vocaboli non hanno la medesima formazione: una preposizione (lungo) e un sostantivo? E i nomi cosí composti non prendono la normale desinenza del plurale?

Ecco il motivo secondo il prof. Salvatore Claudio Sgroi, dell'Università di Catania:

La risposta è (relativamente) semplice. COMPOSTI (morfo-semantici) VIVI E COMPOSTI (morfologicamente) ESTINTI

a) il composto luongotevere se pluralizza in –i, vuol dire che ha perduto la sua natura di composto morfologico (“[viale] lungo il Tevere”), esocentrico invar., diventando una parola morfologicamente semplice in –e (pl. i), cfr. ben-e/-i

b) il composto lungadige se resta invar. è perché mantiene nella coscienza del parlante la sua natura di composto morfologico esocentrico invar. [(viale) lungo l’Adige]

I diversi tempi di evoluz. dei due composti dipenderanno dalla loro diversa frequenza. Resta comunque il sospetto che, cercando in Google, ci siano ess. anche di lungadig-i.

Ho provato a spiegare il problema della pluralizzazione dei composti nel mio vol. (AS)SAGGI DI GRAMMATICA LAICA, Alessandria, Ediz. dell’Orso, 2018, cap.  VIII, pp. 148-54.

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