giovedì 30 agosto 2018
Esulare? Andare in esilio
Il significato "principe" del verbo intransitivo 'esulare'
è: andare in volontario esilio. E questo significato riporta il vocabolario
Tommaseo-Bellini. Alcuni dizionari lo attestano anche, in senso figurato, con
l'accezione di "essere estraneo", "che non rientra in ciò di cui
si parla o si scrive" ed espressioni simili. Stupisce, per tanto, il
constatare che l'autorevole vocabolario Sabatini Coletti (in rete) metta a lemma
esclusivamente il significato figurato del verbo ignorando quello principale:
andare in esilio, appunto. In buona lingua italiana, insomma, a nostro avviso,
è sconsigliabile l'uso figurato del verbo in questione. Non si dica, per
esempio, "ciò che mi chiedi esula
dalle mie competenze", ma, "correttamente", non rientra (o un verbo simile) nelle mie competenze. Il verbo in questione è un denominale provenendo, infatti, dal sostantivo (nome) esule. Diamo la "parola", in proposito, a
Ottorino Pianigiani anche se, come scritto altre volte, non gode di una buona
"reputazione" tra gli addetti ai lavori.
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