mercoledì 9 settembre 2015
La preposizione impropria "senza"
Due parole
sull'uso corretto della preposizione impropria "senza" perché molto
spesso non viene usata a dovere. In linea generale si unisce direttamente al
sostantivo: senza paura; senza fretta; senza soldi. Quando regge due o piú nomi, davanti al secondo (e a
quelli successivi) non si ripete ma si pone la negazione "né" (oppure
la "o", secondo i casi), mai la "e": senza grazia né garbo; senza
aiuto o conforto. Quando è seguita da un pronome personale (e molto spesso
anche con i dimostrativi) si costruisce, preferibilmente, con la preposizione "di": senza di loro (ma anche senza loro); senza di voi (senza voi); senza di questo (senza questo). In
funzione di congiunzione introduce una proposizione esclusiva con valore modale.
Sempre in funzione di congiunzione si unisce direttamente a un verbo di modo
infinito se il soggetto di entrambe le proposizioni è il medesimo: è andato via di corsa senza dire una parola;
se i soggetti sono, invece, diversi si fa seguire dalla congiunzione
"che" con il verbo al modo congiuntivo: ha fatto tutto di testa sua senza che io lo sapessi.
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