Egregio dott. Raso,
cortesemente può dirimere il seguente quesito.
Per relazionare due fatti si dice: facendo un parallelo o facendo un parallelismo?
Grazie e cordiali saluti.
Salvo G.
(Località non specificata)
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Gentile Salvo, in linea di massima i due termini possono considerarsi sinonimi. È preferibile però, in buona lingua, fare un distinguo. Useremo "parallelismo" per indicare un rapporto di analogia fra due o più fatti, fenomeni ecc. Adopereremo "parallelo" quando intendiamo fare un confronto, una comparazione, un paragone tra due o più fatti, opere e simili: un "parallelo" tra le opere del Pascoli e quelle del Carducci. Per "relazionare" due fatti, quindi, dobbiamo vedere - prima di usare parallelo o parallelismo - cosa vogliamo mettere in evidenza: l'analogia o il confronto.
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Risolto e risoluto
I termini sono entrambi participi passati del verbo risolvere. Il primo si adopera nel significato proprio del verbo: il problema è stato brillantemente risolto. Il secondo, in funzione aggettivale, nell'accezione di "pronto", "deciso", "fermo" e simili: è un uomo risoluto e forte.
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Segnaliamo un pregevole articolo di Giuseppe Antonelli sul "perbenismo linguistico".
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