Il nostro viaggio attraverso parole e locuzioni di uso comune ma dal significato “recondito”, non sempre chiaro a tutti, fa tappa all’espressione «prendere in castagna».
A tutti è noto il significato ‘scoperto’ di tale modo di dire: cogliere qualcuno sul fatto, coglierlo, in modo particolare, in errore. Che cosa c’entrano, allora, le castagne? Si domanderà qualcuno. C’entrano, ma solo di nome. Occorre sapere che fino a qualche secolo fa, l’espressione era ‘prendere in marrone’ perché ‘marrone’, derivato dal latino medievale ‘marro, marronis’ significava (e significa tuttora), «errore», per l’appunto. Se qualcuno di voi, cortesi amici blogghisti, si prende la briga di consultare un buon vocabolario della lingua italiana alla voce ‘marrone’, oltre al frutto del castagno, leggerà anche ‘errore’, sia pure come termine arcaico.
Come è nata, dunque, la confusione tra l’«errore» e il «marrone» (frutto del castagno)? Secondo il Lurati si tratta di un’irradiazione sinonimica della locuzione “prendere in marrone”: il marrone frutto del castagno e il marrone, errore, sono parole omofone, il parlante, quindi, non poteva rendersene conto, cosí, come avviene spesso in fatto di lingua, attraverso i secoli si è affermata la versione ‘popolana’.
Dal marrone medievale è stato coniato il verbo “smarronare”, con il significato di «sbagliare»; è formato, infatti, con ‘marrone’ e la ‘S’ detta intensiva o durativa. La medesima ‘S’, per intenderci, dei verbi ‘sgocciolare’, ‘sbattere’, ‘scancellare’ e via dicendo.
Sempre a proposito di marrone, attenti ai… marroni o, se preferite, alle smarronate quando dovete usare il vocabolo marrone con l’accezione di ‘colore’. Ci capita spesse volte di leggere sulla stampa frasi del tipo: «Alla cerimonia è intervenuta la baronessa Maria Stella, indossava scarpe e guanti marroni». Ebbene, quel ‘marroni’ è una… smarronata! Marrone, colore simile a quello che ha il frutto del castagno, è invariabile perché non è un aggettivo ma un sostantivo. Si dirà, quindi, scarpe e guanti (del colore del) marrone. Coloro che credono che marrone, inteso come colore, sia aggettivo e di conseguenza si accordi nel genere e nel numero con il sostantivo cui si riferisce ‘smarronano’ di grosso. Marrone, insomma, non ci stancheremo mai di ripeterlo, è un sostantivo come lo sono ‘rosa’, ‘viola’, ‘ciclamino’, ‘corallo’, ‘ocra’, che restano invariati: due camicie (del color della) rosa; due calze (del color della) viola.
venerdì 28 settembre 2012
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