giovedì 13 ottobre 2011
Gli «andabati»
Gentilissimo Sig. Raso,
seguo da tempo le sue “noterelle”, prima sul “Cannocchiale” ora su “Blogspot” ma non le ho mai scritto. Lo faccio ora perché leggendo un vecchio libro mi sono imbattuto in un termine a me oscuro: “andabata”. I vocabolari in mio possesso non ne fanno menzione. Le sarei grato se potesse darmi notizie in merito.
La ringrazio dell’attenzione e le porgo i miei migliori ossequi.
Claudio T.
Verona
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Ha ragione, cortese Claudio, ho consultato i miei vocabolari e, appunto, non ne fanno menzione. È un vero peccato, però, perché il termine in questione è “immortalato” in molti libri, come potrà vedere dal collegamento in calce. L’andabata, adoperato per lo piú nella forma plurale, nell’antica Roma era un gladiatore che combatteva “alla cieca”, con gli occhi bendati, si diceva anche di un “medico non interessato” (probabilmente visitava “alla cieca”, non essendo, per l’appunto, interessato al caso del malato).
http://www.google.it/search?tbm=bks&tbo=1&q=%22andabata%22&btnG=#q=%22andabata%22&hl=it&tbo=1&tbm=bks&ei=ltyVTvHcOar64QTUleTpBw&start=0&sa=N&bav=on.2,or.r_gc.r_pw.,cf.osb&fp=2468a898f8bc207d&biw=1024&bih=637
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Da “Garzantilinguistica.it”:
rotocalco
Sillabazione/
[ro-to-càl-co]
Forma abbr. di rotocalcografia
Definizione
s. m. [pl. -chi]
1 rotocalcografia
2 periodico stampato in rotocalco.
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In alcuni casi, secondo il DOP, Dizionario di Ortografia e di Pronunzia, può essere anche femminile. Si veda:
http://www.dizionario.rai.it/poplemma.aspx?lid=22513&r=22769
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1 commento:
Esimio dr Raso,
le sue "noterelle" riservano sempre qualche piacevole sorpresa linguistica.
Quanto al sito della Garzanti ha ragione: molto spesso è impreciso.
Ho controllato su altri vocabolari il lemma "perditempo" (suo post di qualche giorno fa)e danno il plurale "perditempi".
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