Ancora una diversità di vedute tra il vocabolario Gabrielli in rete e il Dizionario Linguistico Moderno dello stesso autore a proposito del verbo “diramare”. Ecco ciò che riporta il Gabrielli in rete: «diramare
[di-ra-mà-re]
(diràmo)
A v. tr.
1 non com. Spogliare dei rami: d. una pianta
‖ Dividere in rami
2 fig. Divulgare, diffondere: d. un ordine, una circolare, gli inviti
B v. intr. pronom. diramàrsi
1 non com. Dividersi in rami: il tronco dell'albero si diramava a tre metri dal suolo
‖ estens. Suddividersi: la strada si diramava formando un bivio; i nervi si diramano per tutto il corpo
2 fig. Derivare: varie conseguenze si diramano da questa premessa
3 fig. Divulgarsi, diffondersi: l'ordine si diramò tra i soldati».
Ecco ciò che si può leggere, invece, nel “Dizionario”:
«Verbo composto del prefisso “di-“ separativo, e di “ramo”, vale propriamente “troncare i rami”, “spogliar dei rami” una pianta; e poi derivato, nel riflessivo “distribuirsi in rami” (anche figurato, come di fiumi, di vene, di strade, ecc.) ed è sinonimo di “ramificarsi”. È quindi brutto neologismo proprio del gergo burocratico nel significato di “diffondere”, “distribuire”, “divulgare”, “propagare”, “spedire”, “mandare”, riferito specialmente a ordini, circolari, inviti e simili: “L’ordine diramato dal presidente”, sarà: “L’ordine ‘diffuso’ “ (non bene ‘emanato’, pur esso burocratico); “Bisogna subito diramare questa circolare; diremo ‘diffondere’, ‘divulgare’ (anche, semplicemente, ‘spedire’)».
[di-ra-mà-re]
(diràmo)
A v. tr.
1 non com. Spogliare dei rami: d. una pianta
‖ Dividere in rami
2 fig. Divulgare, diffondere: d. un ordine, una circolare, gli inviti
B v. intr. pronom. diramàrsi
1 non com. Dividersi in rami: il tronco dell'albero si diramava a tre metri dal suolo
‖ estens. Suddividersi: la strada si diramava formando un bivio; i nervi si diramano per tutto il corpo
2 fig. Derivare: varie conseguenze si diramano da questa premessa
3 fig. Divulgarsi, diffondersi: l'ordine si diramò tra i soldati».
Ecco ciò che si può leggere, invece, nel “Dizionario”:
«Verbo composto del prefisso “di-“ separativo, e di “ramo”, vale propriamente “troncare i rami”, “spogliar dei rami” una pianta; e poi derivato, nel riflessivo “distribuirsi in rami” (anche figurato, come di fiumi, di vene, di strade, ecc.) ed è sinonimo di “ramificarsi”. È quindi brutto neologismo proprio del gergo burocratico nel significato di “diffondere”, “distribuire”, “divulgare”, “propagare”, “spedire”, “mandare”, riferito specialmente a ordini, circolari, inviti e simili: “L’ordine diramato dal presidente”, sarà: “L’ordine ‘diffuso’ “ (non bene ‘emanato’, pur esso burocratico); “Bisogna subito diramare questa circolare; diremo ‘diffondere’, ‘divulgare’ (anche, semplicemente, ‘spedire’)».
3 commenti:
Quale delle due 'versioni' la convince di più, gentile Dottor Raso?
Grazie.
La seconda, quella riportata nel "Dizionaro linguistico Moderno".
Cordialmente
Sicuramente, Dottor Raso, il verbo "diramare" nel senso di "divulgare/diffondere/..." è usato soprattutto nel linguaggio giornalistico e burocratico.
Non mancano invece altri verbi indubbiamente più 'eleganti' e meno controversi per significato, oltre a quelli già citati: "annunciare, comunicare, inviare, trasmettere".
Cordialmente
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