Ecco uno dei
tanti modi di dire della lingua italiana poco conosciuto, ma messo in pratica,
inconsciamente, da coloro che hanno un certo atteggiamento. La locuzione si
adopera, infatti, quando si vuole mettere in evidenza il fatto che una persona
si ostina a perseguire un'impresa
impossibile o si comporta in modo ridicolo, ma soprattutto si dice di persone
che si danno molto da fare senza concludere nulla o si atteggiano a geni capaci
di fare qualunque cosa. Se ripercorrete a ritroso la vostra vita vi accorgerete
di aver conosciuto moltissimi "soffiatori di naso". L'origine
dell'espressione non è molto chiara: sembra sia un semplice scherzo secondo
l'indole burlona del popolo contadino, che sa trovare modi di dire novissimi,
pregni di sagacia. La locuzione è ben "visibile" nel Cecchi, che
tratta di un parassito che deride un oste esprimendosi con queste parole: «Vuol
dar di becco, e commentar la legge, e parere il Tantusso, e quel che soffia il
naso alle galline, e fare il dotto». La medesima espressione la troviamo
nell'arte poetica del Saccenti il quale apostrofa un tale che voleva a tutti i
costi darsi arie di letterato: «E tu con lo stampar quattro dozzine di
sonetucci, credi immortalarti? Eh va a soffiar il naso alle galline».
lunedì 2 febbraio 2015
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