mercoledì 18 febbraio 2015
Finire e cessare
Due parole
sui verbi su citati. Entrambi possono essere transitivi e intransitivi e con il
medesimo significato "primario": avere fine, terminare, concludere,
portare a termine e simili. A una
analisi approfondita, però, tra i due verbi c'è una sfumatura: "cessare",
al contrario di finire, vale anche "interrompere". A nostro modesto
avviso, quindi, non si possono adoperare indifferentemente. Diremo, per tanto,
che la pioggia è cessata (non finita) perché ha smesso di piovere ma può ricominciare
(la pioggia, insomma, "si è interrotta"); la battaglia è cessata (non
finita) ma può riprendere da un momento all'altro. Diremo, invece, che le
lezioni sono finite (non cessate, perché sono state portate a termine); la
messa è finita, cioè si è conclusa. Pedanteria? Sottigliezze? Decidete voi,
amici. Chi ama il bel parlare e il bello scrivere, però...
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento