giovedì 26 febbraio 2015

Un canto celeustiale

Cortese Signor Raso,
 sfogliando un vecchissimo libro, acquistato in una bancarella di libri usati, mi sono imbattuto in "un canto celeustiale", locuzione mai sentita. Potrebbe essere una variante arcaica di "canto celestiale" o si tratta del classico errore di stampa? Un suo parere.
 Grazie e cordiali saluti.
Sebastiano P.
Manfredonia
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Gentile Sebastiano, non si tratta né di una variante arcaica di "celestiale" né di un errore di stampa. Il termine in questione non è riportato da tutti i dizionari dell'uso, ma esiste e indica (indicava) il canto dei rematori, "ritmato" dal nostromo, durante la navigazione. Veda qui.

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