Si presti attenzione ai due sostantivi in oggetto perché abbiamo avuto modo di constatare che alcune persone - anche tra quelle "acculturate" - li ritengono l'uno sinonimo dell'altro. Giustificano la loro sinonimità con il fatto che ambedue provengono dal latino. Se cosí fosse la quasi totalità dei vocaboli del nostro idioma sarebbero sinonimi. Proposta e scommessa, oltre tutto, hanno "origini etimologiche" totalmente diverse. Prima di scoprirle vediamo le accezioni delle due parole al fine di escludere la loro sinonimità. Leggiamo dai vocabolari. Proposta: «atto, effetto e contenuto del proporre». Scommessa: «convenzione con cui due o piú persone che divergono tra loro nell'asserire qualcosa o nel formulare una previsione stabiliscono di corrispondere una certa posta a quella di loro che risulterà aver detto o predetto il vero». Coloro che intravedono una certa affinità di significato tra scommessa e proposta, ritenendo, quindi, sinonimi i due sostantivi in quanto entrambi vantano origini latine, debbono ritenere sinonimi anche, per esempio, "bello" (latino: bellus) e "brutto" (latino: brutus). Sappiamo benissimo, invece, che le cose non stanno in questi termini. Proposta e scommessa vengono sí, dal latino ma, come dicevamo all'inizio di queste noterelle, la loro "origine etimologica" è del tutto diversa: proposta è un sostantivo tratto dal participio passato del verbo latino "proponere" ('pro', innanzi e 'ponere', porre) e significa, alla lettera, «cosa posta innanzi» e, quindi, «pensiero», «argomento», «disegno», «intendimento» (di qualcuno 'messo innanzi') e vale anche «proposito», «proponimento». Non molto chiara, invece, l'etimologia di scommessa che, ripetiamo, significa «fare una previsione fra due o piú persone impegnandosi reciprocamente a pagare una data somma o a soddisfare un dato impegno, secondo che il risultato dell'evento su cui si discute dimostrerà esatte o inesatte le previsioni degli uni o degli altri», potrebbe essere il participio passato del verbo "scommettere", derivato dal latino 'committere' ("attaccare") con l'aggiunta del prefisso sottrattivo "s", cioè "staccare", vale a dire "separare" (due pareri diversi). Non si scommette, infatti, su due pareri diversi?
venerdì 31 ottobre 2014
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