Il significato di questa locuzione - per la verità poco conosciuta - è intuitivo e non abbisognevole, per tanto, di spiegazioni. Ci interessa conoscere l'origine che ricaviamo dal «Nuovo Tesoro di proverbi italiani», di Tommaso Buoni (un autore del secolo XVIII). «Fu Balestraccio povero villano, e come di pochi beni fu costretto per fuggir la fame esercitar l'arte della mola; e avvenga che fosse di tutte le cose male agiato, molto meno era del denaro. Andato al mercato, e veduta una mula vecchia, e perciò da tutti fuggita; ed ei con poche parole, e con meno di quelli che avea la comprò; e cosí la povera mula che faticato avea per tutta la gioventú, pensando di pigliar riposo in vecchiezza, fu guidata da messer Balestraccio al mulino per faticare piú gagliardamente. Ma quantunque Balestraccio facesse buone alla mula dell'altrui, però ella come facea il debito suo a ben mangiare; poco il facea al portare delle some, e solo in questo compiacea al suo padrone, che volentieri portava le sacche piene, e sopra per buona misura messere lo Balestraccio, ma solo vicino a casa, o fin a mezza strada, che dal mezzo in là volea esser portata lei con le sacche. Or vedete che soma bisognava che portasse il tapinello; e insomma di sí poco utile fu la mula di Balestraccio; quindi passò in proverbio la sua mula contro quelle persone che molto piú mangiano, che non ne sono utili».
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