mercoledì 29 maggio 2013

La sitofobia

Gentilissimo dott. Raso,
eccomi ancora una volta a disturbarla per un altro quesito. Un mio lontano parente, da molto tempo ormai, si rifiuta ostinatamente di mangiare, quasi avesse paura del cibo. Ha una specie di fobia per il cibo, insomma. Per alcuni sarebbe affetto da una vera e propria malattia. Questa “malattia” esiste e ha un nome?

Grato della sua attenzione, la ringrazio e la saluto cordialmente.
Costantino C.
Carbonia

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Cortese amico, non essendo un medico non sono in grado di dirle se si tratti di una “malattia”. Esiste, comunque, una sorta di ripugnanza per il cibo, che prende il nome di “sitofobia” e coloro che ne sono vittime si chiamano “sitofobici”. In proposito le faccio “rispondere” dal Treccani.





Sitofobia



Enciclopedia Italiana


SITOFOBIA (dal gr. σῖτος "frumento, cibo" e ϕόβος "paura"). - Sintoma psicopatico che consiste nel rifiuto ostinato del cibo. Ha diverso meccanismo a seconda delle diverse malattie mentali. Nei melanconici, che più di tutti lo presentano, deriva da invincibile ripugnanza o, più raramente, da un proposito di suicidio per inanizione o da un delirio d'indegnità


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Tra le parole che ci piacerebbe fossero riesumate e messe di nuovo a lemma nei vocabolari segnaliamo il sostantivo femminile "sapròte". Il termine, sinonimo di alitosi, significa, infatti, "alito cattivo".
Non è piú elegante dire a una persona, per esempio, «hai un po' di sapròte» anziché hai l'alito cattivo o l'alitosi?

Dizionario della lingua italiana - Volume 3 - Pagina 216

Dizionario universale della lingua italiana, ed insieme di ... - Volume 6 - Pagina 658

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