Due parole due sull’uso corretto di un sostantivo che molti – “gente di cultura” e no – adoperano impropriamente: marasma (o, raro, marasmo). Questo sostantivo di provenienza classica – il greco – alla lettera significa “grave indebolimento del corpo dovuto a malattia o vecchiaia” e, in senso figurato, “decadimento morale”. È, infatti, il greco “marasmòs”, derivato di “maràinein” (‘consumare’). Non è corretto adoperarlo, quindi, con uso figurato, nel senso di “confusione”, “babilonia”, “caos” e simili. Alcuni vocabolari lo attestano anche con questi significati ma chi ama il bel parlare e il bello scrivere li… “snobbi”. Come si fa, infatti, a “consumare” una confusione? Naturalmente qualche linguista dissentirà. Ma tant’è.
Ottorino Pianigiani:
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