Stupisce il constatare che molti vocabolari, anche “prestigiosi” come il Treccani, attestino “quisquiglia” variante di quisquilia (la sola forma corretta, come si legge nel vocabolario Sandron e nel DOP, Dizionario di Ortografia e di Pronunzia). Perché ‘quisquilia’, e non ‘quisquiglia’? Perché il termine è pari pari il latino “quisquilia”. Vediamo il Treccani, dunque:
«Quisquìlia (o quisquìglia) s. f. [dal lat. quisquiliae -arum, propr. «immondezza, feccia»]. –
1. ant. Imperfezione, impurità: de li occhi miei ogne quisquilia Fugò Beatrice col raggio d’i suoi (Dante).
2. Minuzia, inezia, cosa di nessun conto: occuparsi, discutere di quisquilie; litigare per quisquilie; perdersi in quisquilie; q. letterarie, grammaticali; ma sono quisquilie!; non si tratta di quisquilie, di cose rimediabili facilmente: un assegno a vuoto di cinquecentomila lire (Palazzeschi)».
1 commento:
Il vocabolario Treccani, un tempo famoso, ormai è da buttare. Dopo la scelta del femminile a tutti i costi, ormai dovrebbe chiamarsi Treccagne.
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