giovedì 7 marzo 2013
La 'transitività' del verbo
Ci sentiamo in dovere di emendare uno strafalcione riscontrato nel sito www.grammaticaitaliana.eu , dove tratta del verbo: «Una delle maggiori peculiarità delle voci verbali facenti parte del ramo morfologico della lingua italiana, è la possibilità di reggere o meno un complemento oggetto. In questo caso, si parlerà di forma transitiva o intransitiva del verbo. Il verbo è di genere transitivo quando l'azione indicata specifica il soggetto (o l'oggetto) che subisce l'azione. Es: ho letto un libro».
L’errore è evidente e va corretto per non indurre in… errore le persone sprovvedute in fatto di lingua. Vediamo, dunque. Un verbo si dice ‘transitivo’ quando l’azione ‘transita’ dal soggetto che la compie sul complemento oggetto che la riceve: Giovanni recita una poesia (l’azione di ‘recitare’ compiuta dal soggetto Giovanni ed espressa dal verbo recitare, appunto, ‘transita’, passa direttamente sull’oggetto poesia). Il soggetto, per tanto, non subisce l’azione ma la compie.
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