sabato 19 gennaio 2013

Comma e capoverso

Numerose persone, anche quelle, “addette ai lavori”, fanno una confusione notevole tra il ‘capoverso’ e il ‘comma’, con la complicità di gran parte dei vocabolari, che non brillano, certo, per chiarezza. Molto spesso la confusione nasce dal fatto che – nell’uso comune – l’inizio di un capitolo, di un articolo di giornale, viene chiamato sia comma sia capoverso. Non è cosí, e i dizionari, come dicevamo, non aiutano a capire. Ecco, infatti, cosa scrivono due vocabolari “prestigiosi” (che non citiamo per carità di patria) alla voce comma: «Ciascuna delle parti in cui è suddiviso un articolo di legge, corrispondente a ciascun capoverso». Stando cosí le cose si ha l’impressione, appunto, che comma e capoverso siano l’uno sinonimo dell’altro. Nient’affatto. L’unica chiarezza viene dal vocabolario della Treccani: «Ognuna delle suddivisioni di un articolo di legge, rappresentata tipograficamente da un accapo, in modo che il primo comma corrisponde al 'principio', il secondo comma al primo 'capoverso' e così via». Vediamo, ora, cosa scrive – lo stesso dizionario – al lemma ‘capoverso’: «Parte di uno scritto o di uno stampato compresa fra un accapo e il successivo. Nelle citazioni di leggi, regolamenti, ecc. si chiamano primo, secondo, terzo capoverso e così via le suddivisioni dell’articolo corrispondenti rispettivamente al secondo, terzo, quarto comma, spettando al primo comma il nome di ‘principio’». Ed eccoci, al “dunque”, amici blogghisti. L’inizio di un articolo, erroneamente chiamato primo capoverso, si chiama, in realtà, “principio”, mentre il secondo capoverso è il… primo.


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Ancora una perla dei “revisionisti” del vocabolario Gabrielli in rete.
ossequente
[os-se-quèn-te] err. ossequiente
agg. (pl. -ti)
Che porta ossequio; ubbidiente, rispettoso: giovani ossequienti ai loro maestri; essere o. alle leggi.

Fanno notare, correttamente, che il vocabolo si scrive senza l’inserimento dell’intrusa “i”; poi, negli esempi…







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