giovedì 3 maggio 2012
Come è nata la cappella
Gentilissimo dott. Raso,
la ringrazio sentitamente per la tempestiva e esaustiva risposta riguardo al verbo “ruticare”. Mi permetta di ringraziare anche la gentile Ines Desideri. Ne approfitto per una curiosità. Donde prende il nome di “cappella” quel piccolo edificio adibito al culto? Grazie di nuovo per la sua non comune disponibilità e cortesia. Con i tempi che corrono…
Cordialmente suo
Alfonso C.
Rovigo
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Caro Alfonso, lei dice di seguirmi dal tempo del “Cannocchiale”. Proprio sul “Cannocchiale” è stato trattato l’argomento che, immagino, le sarà sfuggito. Clicchi, dunque, su http://faustoraso.ilcannocchiale.it/2008/03/20/il_manto_e_la_cappella.html. Ne approfitto per una piccola aggiunta. Dal manto è nata anche la locuzione, adoperata in senso figurato, deporre il manto, cioè rinunciare a un alto titolo.
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Dimergolare
Ecco un altro verbo sull’orlo dell’estinzione, non sappiamo, infatti, quanti vocabolari lo attestino ancora. Significa ‘scrollare’, ‘agitare’, come quando si tentenna un chiodo per assicurarsi che sia ben piantato. L’etimologia è oscura. Si adopera (adoperava?) anche come intransitivo pronominale riferito a una persona: quel poveretto, picchiato a sangue dai malviventi, si dimergolava (barcollava, vacillava).
http://www.dizionario.org/d/index.php?pageurl=dimergolare&searchfor=dimergolare&searching=true
https://www.google.it/search?tbm=bks&tbo=1&hl=it&q=%22dimergolare%22&btnG=
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3 commenti:
Gentile Dottor Raso,
naturalmente il Palazzi del 1957 attesta il verbo "dimergolare":
"agitare da una parte e dall'altra e anche circolarmente per sconficcare, p.es., un chiodo dal legno; barcollare, vacillare, anche rifl.: l'ubriaco incespicando si dimergolava".
Credo sia interessante osservare che lo stesso Palazzi presenta anche "cappella" come voce a sé stante con il significato di "diminutivo di cappa; piccola cappa o mantello da donna", voce non riportata (con questa definizione) nei vocabolari attuali.
Cordiali saluti
Ines Desideri
Caro Dr. Raso
A proposito di “dimergolare” è interessante quanto è riportato da Alessandro Manzoni (vedere Postille al Vocabolario della Crusca- a cura di Dante Isella- Accademia della Crusca-Napoli, 1964 - Vocabolario: Volumi 6-7- pag.141):
“Vo sospettando che questo dimergolare (e forse divergolare) sia lo Svergolare del volgar milanese”. Personalmente condivido il sospetto manzoniano anche se la derivazione di svergolare è veneta e non milanese come è ben visibile nell’antico detto veneto: “Te si svergolo, mancomal cheghe i ciodi cheten botta “ in libera traduzione = Sei storto meno male che ci sono i chiodi che ti tengono fermo. Detto anticamente utilizzato dai muratori alle prese con le assi.
Con stima
Ivana Palomba
Ringrazio le gentili Ines Desideri e Ivana Palomba per l'interessante contributo.
FR
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