Gentilissimo dott. Raso, mi rivolgo a lei sperando che possa rispondere a un quesito postomi da mio figlio. Questi, 12 anni, leggendo un libro si è imbattuto in un termine ‘oscuro’: noverca. I vocabolari in mio possesso non hanno saputo “rispondermi”. Spero, quindi, in lei.
Grazie di cuore per il “servizio” che svolge.
Con viva cordialità.
Mauro S.
Mantova
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Cortese Mauro, mi sembra veramente strano che i suoi vocabolari non riportino il termine in questione, anche se di uso prettamente letterario. La “noverca”, dunque, è la matrigna. Viene dal solito latino e significa “nuova madre” (perlopiù in senso spregiativo). Possiamo leggere in Dante: «qual si partio Ippolito d'Atene / per la spietata e perfida noverca, / tal di Fiorenza partir ti convene». Per l’origine “etimologica” clicchi sul collegamento in calce.
http://www.etimo.it/?term=noverca&find=Cerca
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Chi ha lo stomaco in fondo alle scarpe, come recita questo modo di dire di uso popolare? La persona che ha un grande appetito, come se si sentisse in grado di mangiare tanto da riempire uno stomaco allungatosi fino ai piedi.
1 commento:
Gentile Mauro e caro Dottor Raso,
riguardo al vocabolo "noverca" e ad altri termini della letteratura classica segnalo un interessante articolo pubblicato sul Corriere della Sera di alcuni anni fa.
http://archiviostorico.corriere.it/1998/marzo/20/Classici_scuola_per_verso_sbagliato_co_0_98032014266.shtml
Cordiali saluti
Ines Desideri
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