Da questo portale ci siamo sempre battuti per un uso corretto della lingua italiana e contro il dilagare degli anglismi. E continueremo a farlo nonostante il boicottaggio dell'università. Cliccate sul collegamento in calce; tenete a portata di mano, però, se amate l'idioma di Dante, un cardiotonico.
http://www.milanotoday.it/economia/politecnico-inglese-14-febbraio-2012.html
6 commenti:
Sinceramente non capisco la polemica. Si tratta di lauree magistrali, che seguono quindi le lauree di primo livello, in italiano, e chi preferisce studiare in italiano può scegliere tra le decine di altre università italiane.
Consideriamo l'aspetto pragmatico e incoraggiamo i corsi di laurea che danno davvero qualche possibilità in più di trovare lavoro, specialmente di questi tempi.
Gentile Andrea,
premetto che considero fondamentale una buona conoscenza della lingua inglese e che non mi scandalizza l'uso sempre più frequente degli anglismi.
Tuttavia penso che sia un nostro dovere difendere la lingua ufficiale del nostro Paese e il suo buon uso.
Penso che sia un nostro diritto che ad essa sia riconosciuta la stessa dignità riservata alle altre lingue e che sia ingiusto precludere a uno studente l'accesso a una qualsiasi università italiana soltanto a causa di una conoscenza imperfetta della lingua inglese.
Cordialmente
Faccio mie le parole di Giovanna.
Ringrazio "il puntiglioso" e aggiungo due note che potrebbero risultare polemiche.
Sarebbe opportuno leggere con attenzione l'articolo proposto dal Dottor Raso per cogliere l'approssimazione linguistica del suo autore: "formare capitale umano", "attrarre faculty internazionale".
Si investiranno 3.2 milioni per "formare capitale umano".
Due domande, allora:
1) quanto di questo "capitale umano" sarà opportunamente "reinvestito"?
2) perché dare, anche in termini economici, la priorità alla lingua inglese per poi lamentarsi che la conoscenza dell'italiano è sempre più scadente?
Cordialmente
Boicottaggio!
Caro anonimo "coraggioso", spiegati meglio: a chi è rivolto il boicottaggio?
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