giovedì 2 febbraio 2012

Il cacocerdo



Gentilissimo e stimatissimo dott. Raso,
faccio di nuovo affidamento sulla sua non comune disponibilità per un altro quesito. Giorni fa mi sono imbattuto in un vocabolo veramente oscuro: cacocerdo. I dizionari a mia disposizione non ne fanno menzione, mi rivolgo, quindi, come sempre a lei. Può darmi lumi in proposito? Grazie in anticipo per la sua cortese risposta.
Cordialmente
Ludovico L.
Arezzo
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Cortese Ludovico, il vocabolo da lei citato è attestato – se non cado in errore – nel dizionario Devoto-Oli e in quello del De Mauro. È un termine decisamente arcaico e letterario e sta per “truffatore”. Il cacocerdo è una persona, quindi, che fa guadagni loschi, “cattivi”. Il sostantivo è composto con le voci greche “katós” (cattivo) e “kérdos” (guadagno). Chi si arricchisce con mezzi disonesti è, insomma, un cacocerdo. Il termine si trova, oltre che nei vocabolari sopra citati, in quello del Tommaseo-Bellini e in quello della Crusca. Veda i collegamenti in calce.


http://www.dizionario.org/d/index.php?pageurl=cacocerdo&searchfor=cacocerdo&searching=true


http://www.google.it/search?tbm=bks&tbo=1&hl=it&q=%22cacocerdo%22&btnG=

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