Forse è il caso di spendere due parole sull’uso corretto dei pronomi “nulla” e “niente” perché molto spesso non sono adoperati a dovere. Questi due pronomi singolari e invariabili quando precedono il verbo, dunque, bastano da soli a negare: nulla lo ferma davanti al pericolo; niente soddisfa la sua ambizione. Quando, invece, lo seguono richiedono la negazione “non”: non gli piace niente; non ci racconta nulla di sé. Cosa importantissima: nelle proposizioni interrogative acquistano valenza positiva: ti serve nulla? Cioè: ti serve qualche cosa? Altra cosa importantissima: richiedono l’apostrofo davanti ad “altro”: null’altro; nient’altro.
domenica 19 febbraio 2012
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