Si
presti attenzione ai due sostantivi del titolo, pressoché simili nella
scrittura (non uguali), ma con significati diversi (“aerometro” e “areometro”).
Il primo è composto con le voci greche “aèros” (aria) e “mètron” (misura) e
indica uno strumento che si usa per determinare i gradi della rarefazione o
condensazione di un dato volume d’aria. Il secondo, che si scrive senza
l’inserimento della “e” tra la vocale “a” e la consonante “r”, è,
invece, uno strumento galleggiante di metallo o di vetro che serve a misurare
la gravità dei liquidi. Si scrive senza la “e” perché è formato con le voci
elleniche “araiòs” (fluido) e “mètron” (misura). Attenzione, quindi, c’è l’
“aerometro” che è una cosa e l’ “areometro” che è un’ altra cosa. E a
proposito di parole composte con la voce greca “aèros”, tipo aeroporto,
aeronautica, aerodinamica, aerazione e simili, invitiamo la televisione di
Stato e quelle commerciali a controllare l’esatta grafia dei “grafici” prima di
mandarli in onda. Qualche sera fa abbiamo letto su un “grafico” di un tg di
Stato “Arenautica” in luogo della forma corretta “Aeronautica”. E prima
ancora “Aereonautica”. Sarà bene ricordare che tutti i sostantivi
con il prefisso “aer” non prendono mai la “e” dopo la “r”: aerostazione,
aerodinamica e via dicendo. Solo per l’aggettivo “aereo” si deve conservare la
“e”: veduta aerea.
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La parola proposta da questo portale (non
schiettamente italiana, pur rifacendosi al padre del nostro idioma), ripresa dal Treccani: felibre.
Si veda anche qui.
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Finalmente! L'Accademia della Crusca - per bocca di un suo accademico - ha
"sentenziato" che sotto il profilo squisitamente linguistico in
Italia non c'è un premier, ma un presidente del Consiglio (dei
ministri).
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Sempre per la serie "la lingua biforcuta della
stampa"
Interviene
la polizia. Il medico se l'è cavata con 3 giorni di prognosi per stato d'ansia.
In Sicilia 13 casi di violenza in 4 mesi. La ministra Grillo: "Inaspriremo
le pene" (qui)
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Chiediamo
ai redattori del giornale in questione quando il sostantivo prognosi ha
acquisito l'accezione di "malattia" o "trauma". Nei
vocabolari in nostro possesso non vi è traccia. Vediamo ciò che riporta il vocabolario Treccani alla voce prognosi.