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Questo titolo di un quotidiano in rete contiene un errore che grida
vendetta: in divisa DA Ss. La preposizione corretta, da usare, è
"di": divisa DI Ss. Si tratta di un normalissimo complemento di
specificazione. La preposizione "di" specifica, infatti, di quale
divisa si tratta. Diamo la "parola" al Treccani: «[...] Abito di foggia e colore particolare che viene
indossato dagli appartenenti a una determinata categoria, perché siano
facilmente distinguibili e riconoscibili; livrea, uniforme. Oggi, il termine
designa più comunem. l’uniforme militare o di corpi militarizzati, di forze di
polizia, e sim.: indossare
la d., presentarsi
in d.; onorare
la propria d.; d.
di ufficiale di fanteria;
d. di aviere; la d. dei marinai, dei bersaglieri; d. di vigile urbano, di vigile del fuoco, di guardia giurata,
ecc.; più raramente, l’uniforme di altre organizzazioni, di una società, di un
corpo, ecc.: d. di
accademico, di collegiale, di
portiere
[...]».
*
Un'altra perla dello stesso
quotidiano:
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La grafia corretta è "il 1
gennaio". Questa volta diamo la "parola" all'Accademia della
Crusca: «[...] Le
indicazioni comprendenti anche mese e giorno sono introdotte modernamente da un
articolo maschile singolare: «il 20 settembre 1870»". Per estensione, si
può aggiungere che, nel caso di una data come 11/10/1989,
l'articolo che vi si anteporrà sarà l' (seguendo la
pronuncia della data: l'undici
ottobre millenovecentoottantanove);
stessa regola vale per le date che iniziano con 1:
anche per queste, si considera il modo in cui tali date vengono pronunciate e
quindi si scriverà il 1/2/2003 (cioè
il primo febbraio duemilatré).
Infatti, come specifica Serianni, "Per i giorni del mese si usa l'ordinale
per il giorno iniziale [...], ma il cardinale per i giorni successivi, siano o
non siano accompagnati dal giorno del mese [...]."».
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