martedì 17 gennaio 2012

La toparchia




Esimio dott. Raso,
ricorro ancora una volta alla sua nota cortesia per un quesito al quale i vocabolari consultati non hanno saputo rispondere. Che cosa è la “toparchia”? Mi sono imbattuto in questo termine leggendo un vecchio giornale, dalle pagine ingiallite, mentre cercavo di riassettare la cantina. Certissimo di una sua cortese ed esauriente risposta, le porgo i miei sentimenti di ossequio.
Ludovico L.
Arezzo
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Gentile Ludovico, il termine non ha nulla che vedere con i… topi, come di primo acchito si potrebbe credere. Il vocabolo, in effetti, non è attestato nei comuni vocabolari dell’uso (lo troviamo solo nel Treccani, se non sbaglio, di cui le do il collegamento in calce). La “toparchia”, dunque, è una piccola nazione, un piccolo stato composto di una sola città (lo stato della Città del Vaticano, per esempio, si potrebbe considerare una toparchia). Il vocabolo, di formazione dotta, è composto con le voci greche “topos” (luogo) e “arca” (‘colui che comanda’). Le toparchie si trovavano, nell’antichità, in Egitto e in Palestina.


http://www.treccani.it/vocabolario/toparchia/

5 commenti:

Ludovico L. ha detto...

Grazie, grazie di cuore, egregio Professore. Da Lei si impara sempre qualcosa.

Anonimo ha detto...

Perdonate l'intrusione. Lungi da me voler criticare questo bello spazio di approfondimento culturale, sento tuttavia il bisogno di operare delle correzioni alla risposta del Dr Raso. Cito dal GRADIT:

toparchia, s.f. (TS) stor.
[1967; dal gr. toparkhía, comp. di tópos "luogo" e –arkhía "–archia"]
nell'Egitto tolemaico e in Palestina, ciascuno dei distretti in cui era suddiviso il territorio.

Anche la voce del Treccani, del resto, si assesta sulla stessa linea del GRADIT, che marca come "storico" il termine: in altre parole, non credo sia possibile parlare oggi di "toparchia" o "toparchie", tanto meno per lo Stato Vaticano. Aggiungo che, almeno restando alla definizione del Treccani, la parola non deriva dalle voci greche “topos” e “arca”, ma direttamente dal greco τοπαρχία (lei ha fatto confusione forse fra le parole "toparchia" e "toparca"); anche qualora lei avesse voluto indicare i costituenti della voce greca τοπαρχία, avrebbe dovuto far riferimento a τόπος 'luogo' e ad -αρχία (der. del verbo ἄρχω 'io comando'), non ad -άρχης (lat. -archa, it. -arca), secondo elemento di parole composte ("monarca", "oligarca", "diarca", ecc.), «nelle quali significa "chi comanda"» (Treccani), ma non il 'comando' in sé. In ultima analisi, la parola indica quindi 'il comando di un luogo', non dunque 'una piccola nazione, un piccolo stato composto di una sola città', come lei scrive (e come scrive il Manuzzi nel suo "Vocabolario della lingua italiana" del 1842). Certo la differenza è minima, ma allo stesso tempo evidente: del resto, se lei non si fosse limitato a scorgere solo i primi link indicati da "GoogleBooks", avrebbe potuto leggere la definizione proposta dal Moroni nel 1856:
"TOPARCHIA. Signoria, governo d'un luogo,d'una provincia, piccolo stato, piccolo governo composto d'una sola città o borgo, o d'una piccola provincia o regione [...]"
Gaetano Moroni, "Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica", Venezia, 1856).

Con rinnovata stima nei suoi confronti,
Matteo Pepe

Fausto Raso ha detto...

Gentilissimo Matteo, come non ringraziarla di cuore per le sue precisazioni?
Cordialmente
FR

Unknown ha detto...

Trovo numerose volte il termine "toparchia" in "Guerre Giudaiche " di Giuseppe Flavio (ed. Oscar Mondadori, a cura di Giovanni Vitucci) inteso come "governo dei Maggiorenti del luogo".

Unknown ha detto...

Mi correggo: il titolo del libro di Giuseppe Flavio è "Guerra Giudaica", al singolare.