Da
"Domande e risposte" del Treccani in rete:
Gli
aggettivi "diverso" e "differente", che complementi reggono
sintatticamente? Per esempio, "io sono diverso da lui", "da
lui" che complemento è? Si potrebbe fare la stessa domanda per gli
aggettivi "simile", "uguale", "identico", "eguale",
ecc. ("io sono uguale a te"). Naturalmente il discorso vale anche per
gli avverbi derivati da questi aggettivi ("diversamente",
"ugualmente", "analogamente", ecc.).
Gli esperti non
hanno risposto alla domanda. Lo facciamo noi, a costo di attirarci gli strali
dei linguisti "ufficiali". Siamo in presenza di un "complemento
di differenza". Sí, questo complemento non è riportato nei sacri testi
grammaticali, ma esiste ed è simile al complemento di abbondanza (o
privazione). Si veda qui.
1 commento:
Non sono per niente d'accordo. Allora, se invece che "diverso da lui" abbiamo "uguale a lui" si tratta di un complemento di uguaglianza? Non scherziamo. Di complementi ce ne sono già abbastanza, e uno di essi mi pare che funga perfettamente in questo caso:quello di relazione.
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