Riportiamo
la risposta dei responsabili del sito "Treccani" a proposito del 'senonché':
Gentile Utente,
vero. Il Vocabolario
è più tradizionalista. Come si sa, in fonosintassi dopo il monosillabo se
si pronuncia intensa la consonante seguente. Ciò, in casi di univerbazione grafica,
dovrebbe essere segnalato con l'adozione della consonante doppia: sennonché,
dunque, dall'originaria polirematica se non che (forma ammessa). La Grammatica
tiene conto senz'altro più dell'uso, da sempre molto sbilanciato verso
l'infrazione della norma tradizionale. Basti controllare nell'archivio telematico del «Corriere della sera» (verifica del 27 gennaio 2015): dal 1992 a oggi, nelle pagine del quotidiano si reperiscono 882 occorrenze di senonché, 771 di se non che e soltanto 215 di sennonché. Chi scrive codesta nota, continuerà a scrivere sennonché, per sua consuetudine e fedeltà alla resa del raddoppiamento fonosintattico in grafie unite, ma non si scandalizzerà di fronte alla grafia senonché.
In ogni caso, grazie a chi ci ha segnalato il disallineamento parziale tra le due opere.
La ringraziamo per la
sua gentile attenzione e le inviamo i nostri più cordiali saluti
Segreteria Redazione
Treccani Online
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Alcune considerazioni.
La grammatica - a nostro avviso - è tradizionalista, non il vocabolario
che si limita a registrare i vocaboli in uso. La stampa non può essere presa
come esempio di "buona lingua". Ci lascia molto perplessi, inoltre, quel "codesta" e il passaggio dal "chi" (indefinito) al "la" (lei, definito).
13 commenti:
Probabilmente si riferisce specificamenta al dizionario Treccani, più "tradizionalista", e alla grammatica Treccani, più centrata sull'uso.
P.S. A quale 'la' si riferisce nel suo commento.
Mi riferisco al "la" ringraziamo, in "antitesi" al "chi".
FR
Gentile Dr. Raso
prima di tutto buon anno.
Effettivamente la risposta lascia perplessi. Sennonché è la forma giusta ed anche Della Valle e Patota ne "Il nuovo salvalingua" rimarcano che è da preferirsi a senonché. Inoltre ha ragione l'uso di "codesta non è corretto nel contesto.
Cari saluti
Ivana Palomba
Grazie, gentile Ivana,
mi fa molto piacere sentirla.
Buon anno anche a lei.
FR
"lascia perplessi ... il passaggio dal "chi" (indefinito) al "la" (lei, definito)."
Non capisco quale "passaggio" ci sarebbe: il "chi" è il soggetto che scrive la frase (lo scrivente), il "la" si riferisce al soggetto destinatario dei ringraziamenti (cioè lei).
Quale norma grammaticale sul "passaggio" tra i pronomi sarebbe stata violata?
Caro "anonimo",
"...grazie a 'chi' (indefinito) ci ha segnalato..."
" 'la' (definito) ringraziamo...".
FR
Continuo a non vedere quale norma grammaticale sarebbe stata infranta: sono due soggetti diversi. O forse il suo è un appunto sullo stile, ma anche in questo caso non colgo le colpe dello scrivente ("grazie a chi ci ha segnalato, per la sua gentile attenzione..." sarebbe veramente brutto).
Caro anonimo,
è una questione di... logica.
Il secondo "chi", inoltre, non è soggetto ma complemento (grazie a "chi").
FR
Mi spiegherebbe nuovamente l'uso corretto in "buona lingua italiana" del verbo RIMARCARE"?
Marino
Una logica che però non si riesce a capire. Lei scrive preziose note, però si forzi di farsi capire, non possiamo leggerle i suoi ragionamenti nella mente.
Quando poi ho detto soggetti non intendevo in senso grammaticale, ma comune, cioè di "persone": chi scrive, il primo "chi", e una persona diversa da quella che viene ringraziata, il "la", quindi non capisco per quale logica lei proscriva l'usi di un pronome indefinito e poi definito per sue persone diverse.
Gentile Marino,
veda questo collegamento: http://faustoraso.blogspot.it/2011/07/rimarcare.html
FR
Carissimo anonimo,
spero di spiegarmi (se ci riesco).
La redazione del Treccani ringrazia chi ha segnalato il disallineamento ecc. Poiché la segnalazione è stata fatta dal sottoscritto quel "chi" è improprio perché si riferisce a un soggetto (persona) indeterminato.
FR
Mi scusi. mi sono accorto solo ora che ci sono due 'chi' nella risposta della Redazione:
"Chi scrive codesta nota"
e
"grazie a chi ci ha segnalato".
Lei si riferiva al secondo, io pensavo al primo.
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