domenica 28 marzo 2010

"Collezione" e "collazione"


Sembra incredibile, ma molte persone confondono “collezione” con “collazione” credendo che i due termini siano l’uno sinonimo dell’altro. Non è cosí. Il primo vocabolo significa, come recitano i vocabolari, “raccolta sistematica di oggetti della stessa specie che abbiano un loro pregio intrinseco, un loro valore storico, scientifico, artistico o comunque un interesse particolare per chi li raccoglie” e viene dal latino “collectionem”, dal verbo “colligere” (raccogliere); il secondo sta per “confronto tra le varie edizioni di un testo per stabilire l'esatta lezione del testo originario e per accertare il loro reciproco rapporto di dipendenza”, oppure “confronto di bozze di stampa tra loro o con l'originale” e viene anch’esso dal latino “collationem” dal verbo “conferre” (paragonare). Questo vocabolo dovrebbe esser noto a chi ha svolto il lavoro di correttore di bozze nei giornali (professione “uccisa” dal progresso tecnologico). Si vedano anche questi collegamenti:

http://www.etimo.it/?term=collezione&find=Cerca

http://www.etimo.it/?term=collazione&find=Cerca

5 commenti:

il puntiglioso ha detto...

Ha ragione da vendere, dott. Raso. Ho degli amici che erano convinti che i due termini fossero sinonimi...

paroleperaria ha detto...

Ho spesso letto il verbo collazionare utilizzato come sinonimo di "mettere insieme documenti e, nel frattempo, controllarli", ad es. "il sig. Rossi ha collazionato i documenti della pratica X"... E' un errore? O ritiene che possa essere usato?

Fausto Raso ha detto...

Ritengo sia un uso improprio.

paroleperaria ha detto...

La ringrazio. :)

francesco ha detto...

Riprendendo il commento di Fra; ero convinto che tale termine significasse mettere ordine in pratiche, raccoglierle in modo omogeneo. In qualche mio scitto l'ho utilizzato in questo senso, senza però prima non aver fatto un'indagine sulla rete che mi ha indirizzato verso tale significato. Il vocabolario Garzanti ,riporta infratti:

Collazionare:
2. (inform.) costruire un nuovo insieme ordinato di dati fondendo due o più insiemi di partenza (fonte Garzanti)

In modo informale,sì, ma l'accezione più comune del termine sembrerebbe ormai questa.